Il 2022 dell’Alta Valle del Tevere

Ripercorriamo i principali eventi dell’anno nel nostro territorio

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31 Dicembre 2022
Alta Valle del Tevere

Veduta dell'Alta Valle del Tevere

In questo 31 dicembre ripercorriamo i principali eventi che hanno caratterizzato il territorio nel corso del 2022. Un anno segnato inevitabilmente dalla cronaca con numerosi episodi drammatici sulle strade, culminati nella tragedia di San Giustino in cui hanno perso la vita quattro giovani altotiberini, e incidenti sul lavoro.

Cronaca influenzata anche dal clima, con le precipitazioni di fine estate e inizio autunno che hanno provocato grossi danni, soprattutto in Altotevere umbro e nello specifico a Pietralunga, anche se fortunatamente senza le vittime registrate in alcuni territori limitrofi. Le anomalie climatiche si sono palesate anche in senso contrario, con episodi siccitosi senza precedenti di cui ha risentito l’agricoltura.

Tornando alla prima fase dell'anno, questa ha visto la progressiva riduzione delle restrizioni legate al Covid e il ritorno di eventi culturali e sportivi e della politica in presenza. Nel frattempo, il precipitare della situazione in Ucraina ha avuto ripercussioni anche in vallata sia in termini umanitari, con l’arrivo di profughi e il moltiplicarsi di iniziative di solidarietà, sia dal punto di vista della mobilitazione per la pace (sul tema anche il Premio Pieve a Riccardi e quello Cultura della Pace a Bergonzoni). Conseguenze anche sul piano economico per l’aggravarsi dei rincari già in atto, in particolare dei costi di materiali da costruzione ed energia.

Tutto questo ha fortemente condizionato l’attività delle imprese del territorio (con il caso di Ceramiche Noi arrivato alle istituzioni europee) e delle amministrazioni comunali. Queste ultime, tra cui quelle appena insediate nei capoluoghi Città di Castello e Sansepolcro, si sono dedicate in primo luogo a fronteggiare gli effetti dei rincari e a lavorare ai progetti legati al Pnrr. Centrale il tema delle infrastrutture: acceso soprattutto il dibattito sul tracciato della E78, ma si è parlato tra l’altro anche di ferrovia, E45, Tiberina 3bis, nuovo ponte sul Tevere a Sansepolcro, piste ciclopedonali. Via anche alla sistemazione dei percorsi dei Cammini di Francesco.

Sono inoltre terminati i lavori di ripristino della diga di Montedoglio ed è cambiato il cda dell'Ente Acque, con Caprini di Città di Castello che ha lasciato la presidenza all’aretino Viti, per la delusione della Valtiberina toscana. Da ricordare poi l’arrivo del tifernate Milleri alla guida del colosso Luxottica e il progetto di riqualificazione dell’ex fungaia di Gricignano. Sempre sul piano economico, ma anche della storia locale, il 2022 è stato inoltre il primo anno senza il marchio Buitoni a Sansepolcro. Esattamente un anno fa era infatti scaduto l’ultimo contratto di affitto, e dopo 11 mesi il logo è stato sostituito anche nella facciata dello stabilimento di Sansepolcro.

Non solo Covid sul fronte della sanità, tra carenze di medici, liste di attesa, organizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali: su quest’ultimo fronte, di rilievo il ritorno della Valtiberina a costituire un distretto socio-sanitario autonomo, con la nomina alla direzione di Giampiero Luatti. A guidare la Usl Umbria1, invece, è arrivato il biturgense Braganti.

Il dibattito politico – nonostante le elezioni politiche che hanno riconfermato quattro parlamentari tifernati uscenti e portato Anna Ascani alla vicepresidenza della Camera – è stato comunque complessivamente sottotono. Eccezione il colpo di coda di fine anno con le elezioni per il presidente della provincia di Arezzo: a sorpresa la discesa in campo del sindaco di Anghiari Alessandro Polcri, che ha sfidato e sconfitto la presidente uscente Silvia Chiassai Martini. Meno traumatico, invece, il previsto cambio della guardia alla guida dell’Unione dei comuni della Valtiberina tra il primo cittadino di Sestino Franco Dori e quello di Monterchi Alfredo Romanelli.

Proprio a Monterchi si è parlato a lungo della collocazione della Madonna del Parto a seguito della sentenza del Consiglio di Stato che ne imporrebbe il ritorno nella piccola cappella del cimitero. Piero della Francesca protagonista anche relativamente al rinnovamento della Fondazione intitolata al pittore biturgense con la nomina di Francesca Chieli alla presidenza, mentre è un omaggio a Piero, Luca Pacioli e Leonardo il grande Dodecaedro che è andato a decorare Piazza Torre di Berta. A Città di Castello – che ha assegnato la cittadinanza onoraria a Vincenzo Mollica – c’è stata la riapertura dei Musei Burri con la mostra La luce del nero. Tra le tante esposizioni, spiccano inoltre quella dei fumetti di Crepax e la riscoperta del biturgense Francesco Dindelli. Numerosi anche i festival e le rassegne culturali ospitati in tutti i comuni del territorio, in diversi casi anche in forma itinerante, nel tentativo di dare vita a proposte in grado di superare i confini comunali e regionali. Tra gli eventi folkloristici, si è svolta la Scampanata di Anghiari dopo una pausa di sette anni anziché i canonici cinque.

Sia nel versante umbro che in quello toscano, inoltre, il 2022 ha visto l’uscita di scena per raggiunti limiti di età dei rispettivi vescovi, Cancian e Fontana, sostituiti da papa Francesco con monsignor Luciano Paolucci Bedini, anche vescovo di Gubbio, e con monsignor Andrea Migliavacca.

Tra le tante personalità venute a mancare quest’anno, sul versante toscano ci sono stati l’ex sindaco di Sansepolcro Franco Polcri e quello di Pieve Adriano Gradi, i politici Gianni Gorizi e Ivo Pasquetti, l’ex presidente dell’Avis Franco Alberti, il giornalista Gino Dente, il dottor Piero Plini, il professor Raffaello Rizzo; sul versante umbro l’ex preside Sergio Polenzani, il dottor Fabio Calabresi, il partigiano Piero Signorelli, l’economo diocesano Gian Franco Scarabottini, il cavalier Antonio Gasperini, l’artista Gino Pigolotti, il politico Flavio Paladino, il giornalista Pasquale Baruffi, il dirigente Rai Carlo Fuscagni.

Sul fronte sportivo, il 2022 è stato caratterizzato dal grande evento europeo di Basket Special Olympics ospitato a Sansepolcro. Nella città valtiberina, inoltre, l'anno si chiude con grandi speranze nelle discipline di squadra: in testa ai rispettivi campionati sia nel calcio che nel basket, i biturgensi si giocano il primato anche nella pallavolo, dopo che in estate avevano vinto il campionato di Serie C vedendosi però negata la promozione in B. Anno importante per il calcio anche a Città di Castello, con la trasformazione societaria del Tiferno, tornato alla denominazione tradizionale, e l’arrivo del nuovo patron Piero Mancini. Sempre nel calcio, ha appeso le scarpette al chiodo il tifernate Magnanelli. Negli sport individuali spicca il titolo italiano di Clizia Burzicchi nel lancio del giavellotto.

In definitiva, si chiude un anno che anche per l’Alta Valle del Tevere è stato senz’altro di ripartenza; una ripartenza che ha però dovuto fare i conti con tante complicazioni e con incertezze di carattere geopolitico, economico e sanitario. Nonostante tutto, giunga a tutti i nostri lettori l’augurio di un sereno 2023, in cui ciascuno possa fare la propria parte per costruire un futuro migliore.

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Ripercorriamo i principali eventi dell’anno nel nostro territorio