Diocesi di Città di Castello e Gubbio sotto un unico vescovo

Questa mattina l’annuncio: la guida a monsignor Paolucci Bedini

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07 Maggio 2022
paolucci bedini vescovo

Le diocesi di Città di Castello e Gubbio saranno guidate da un unico vescovo. Questa mattina è arrivato l’annuncio dell’unione attraverso un doppio appuntamento con i fedeli svoltosi in contemporanea presso le cattedrali delle due città.

Alle ore 12, le Cattedrali delle diocesi di Gubbio e Città di Castello hanno ospitato in contemporanea un momento di preghiera e l’annuncio che il vescovo Luciano Paolucci Bedini sarà pastore anche della Chiesa tifernate.

Il saluto di monsignor Bedini ai fedeli tifernati

Oltre a quella di Gubbio, di cui è pastore dal 19 settembre 2017, monsignor Bedini assume oggi la guida della diocesi tifernate. Nato a Jesi nel 1968, ordinato sacerdote ad Ancona nel 1995, dopo la licenza in teologia pastorale è stato direttore dell'ufficio catechistico diocesano e regionale, rettore del Pontificio Seminario Regionale Umbro ”Pio XI” di Ancona. Il primo incontro tra Bedini e il clero tifernate avrà luogo a Canoscio nel ritiro di mercoledì prossimo, 11 maggio.

Il vescovo della nuova diocesi unica ha trasmesso un suo personale messaggio alla comunità di Città di Castello:

Nel giorno in cui vi giunge la notizia che il Santo Padre ha voluto affidare alla mia persona la guida e la custodia della vostra antica e nobile Diocesi vi invio un saluto carico di affetto e tremore per la grande responsabilità che mi spetta.

Al tempo stesso, il cuore è colmo di gioia e gratitudine per il dono e la grazia che mi permettono di servire ancora la Chiesa in umiltà e semplicità. Con voi saluto e ringrazio il Vescovo Domenico, che vi ha guidato in questi anni con la sua saggezza di Padre e l'esempio di una vita donata per amore a servizio della misericordia di Dio.

La sua accoglienza fraterna per me e il suo esempio di pastore buono tra voi sono la migliore indicazione per il mio ministero. Penso a voi tutti come il popolo santo di Dio che vive della grazia della Pasqua e testimonia in queste terre benedette la gioia e i frutti della vita nuova di Gesù risorto. Vorrei poter visitare ogni casa ed incontrare ciascuno dentro la sua storia per cogliere i tratti della visita del Signore e poter condividere la consolazione della sua bontà. Il mio saluto più caro è, prima di tutto, per le famiglie. Tutte le famiglie, a partire da quelle che portano il peso di una sofferenza e di un dolore, o faticano nelle umiliazioni della povertà e della solitudine.

Aiutiamoci ad ascoltare il cuore di tutti e cerchiamo insieme di non lasciare solo nessuno. Il corpo della Chiesa è intessuto dei colori e delle storie delle nostre famiglie in cui tutti troviamo casa: i nonni e gli anziani, i padri e le madri, i piccoli e i giovani. Tra voi saluto i fratelli presbiteri e diaconi, guide e servi di questo santo popolo, che accompagnano le vostre comunità e il cammino di tanti. Sentitemi vostro fratello e padre, ma prima di tutto servo, per incoraggiarvi e sostenervi nel ministero che condividiamo a favore di questa bella Sposa. Alle sorelle e ai fratelli di vita consacrata invio la mia benedizione per la loro testimonianza di fedeltà e di amore a Dio.

Coinvolgetemi nelle vostre storie di grazia e di santità a beneficio di tanti sorelle e fratelli. Saluto cordialmente le autorità civili e militari con cui avrò l'onore di collaborare per il bene comune, e l'onere di condividere con tutti e con ciascuno la responsabilità per le comunità che la storia ci affida.

Con la Diocesi di Gubbio siamo chiamati d'ora in poi a camminare insieme come Chiese sorelle, nell'ascolto attento della voce dello Spirito Santo per rimanere fedeli alla missione che Dio ci ha affidato. Il Signore che ama e custodisce la storia e la testimonianza di queste due porzioni elette del suo popolo santo ci educhi e ci insegni a conoscerle, amarle e servirle con umiltà e con gioia.

“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Matteo 10,8). Altro non so, e non so insegnarvi, carissimi, se non quello che anch'io ho ricevuto in dono: la meraviglia della vita, la grazia della fede e la potenza dell’amore.

Tutto abbiamo ricevuto gratuitamente da Dio, tanto possiamo donare gratuitamente al mondo. Facciamolo insieme!

In attesa di incontrarvi presto mi affido con tutti voi alla potente intercessione dei nostri santi:
la Madonna delle Grazie protegga con sguardo materno
i nostri borghi e le nostre città,
ci infiammi la testimonianza luminosa dei Santi martiri Crescenziano e compagni, i Santi Florido, Amanzio e Donnino ci insegnino la bellezza della Chiesa sinodale, ci alleni all'amore senza misura Santa Veronica Giuliani,
ci sostenga nelle nostre debolezze e miserie Santa Margherita,
ci contagino la gioia e il coraggio del Beato Vescovo Carlo Liviero.

cantina saluto

 

Cancian: “Per sempre grato alla Diocesi di Città di Castello”

Questa mattina alle 11:45 monsignor Domenico Cancian, vescovo uscente e di fatto ultimo responsabile della diocesi autonoma tifernate, ha convocato il clero ed il popolo in Cattedrale per dare l’annuncio dell’accorpamento con Gubbio, rendendo inoltre noto di essere stato nominato amministratore apostolico della Diocesi di Città di Castello dal cardinal Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi. Cancian ha illustrato i dettagli e le motivazioni di questa scelta, frutto della volontà della Santa Sede: “Insieme a tutti voi, clero, religiosi e laici, accolgo con spirito di fede e obbedienza questa disposizione del Papa. Non è questo un semplice atto amministrativo, è un atto del Magistero Pontificio per il bene della nostra comunità. E come tale vogliamo accoglierlo”. 

Cancian ha espresso "tutta la nostra benevola e cordiale accoglienza al vescovo Luciano che con generosità ha detto il suo Sì al Signore, assumendosi la responsabilità di guidare la Chiesa Tifernate. Lo ringraziamo di cuore perché assume questo nuovo servizio con semplicità e disponibilità, umiltà e coraggio, come abbiamo ascoltato dal suo bel messaggio”.

“Nel tempo in cui la Chiesa universale è sfidata a vivere ancor più la sinodalità - aggiunge l’ormai ex vescovo tifernate - vogliamo credere e impegnarci a far sì che le diversità culturali e storiche diventino ricchezza di fraternità mettendo in atto una collaborazione pastorale innovativa e condivisa. In un tempo, come il nostro, di grandi cambiamenti, accompagnati da indicibili sofferenze come le guerre in atto e la pandemia, la disposizione del Papa può diventare uno stimolo per vivere ancora meglio comunione, partecipazione e missione come ci chiede il cammino sinodale. Sempre con lo scopo di testimoniare oggi, in questa nostra terra benedetta, la pace e la speranza della Pasqua di Gesù crocifisso e risorto per tutti. Così possiamo risvegliare la fede viva e l’amore operoso, sull’esempio dei nostri Santi, quelli già in cielo e le tante persone che in mezzo a noi vivono in modo ammirevole, mettendosi a servizio degli altri con pazienza e umile dedizione”.

L’intervento di Cancian si è quindi concluso con un pensiero alla comunità tifernate: “Sinceramente in questi quasi 15 anni, che ho avuto la grazia di servire questa bella Chiesa, mi sono sentito accolto e accompagnato da tutti voi. Insieme abbiamo condiviso momenti belli e sofferenze a volte drammatiche. Così è nato un rapporto di amicizia e di stima che non verrà meno. Seppure fra non molto non sarò qui fisicamente tra voi, sono certo che l’affetto reciproco resterà nei nostri cuori. Insieme abbiamo cercato di attuare il comandamento di Gesù “Amatevi come io vi ho amato” che ho scelto come motto episcopale”.

sindaci cancian

 

Il messaggio dei sindaci dell’Altotevere

“Ringraziamo con profonda riconoscenza monsignor Domenico Cancian per i 15 anni di mandato pastorale nella Diocesi di Città di Castello e diamo il benvenuto nelle nostre comunità al nuovo vescovo monsignor Luciano Paolucci Bedini, con l’auspicio di una proficua collaborazione nel servizio alla collettività a cui lavoreremo presto insieme”. È il messaggio dei sindaci di Città di Castello, Citerna, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino e Umbertide che hanno preso parte all'incontro in duomo.

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Questa mattina l’annuncio: la guida a monsignor Paolucci Bedini