“Abbiamo dato incarico all’avvocato di fare ricorso al Tar perché crediamo che sia importante difendere le nostre posizioni finché possiamo, e perché siamo convinti che le soluzioni che proponiamo siano migliorative e di minore impatto”. Lo ha detto il sindaco di San Giustino Stefano Veschi nel corso dell’assemblea pubblica dal titolo “E78 sostenibile”, convocata dall’amministrazione comunale al cinema Lux di Lama.
La decisione arriva dopo il giudizio favorevole ricevuto nelle scorse settimane dal progetto definitivo Anas del lotto Selci Lama-Parnacciano nell’ambito della procedura di Valutazione di impatto ambientale (VIA) regionale. Nell’occasione, pur con una serie di prescrizioni, l’itinerario Anas aveva incassato l’ok del comune di Città di Castello, della provincia di Perugia, della Regione Umbria e della Soprintendenza, mentre il solo comune di San Giustino si era espresso negativamente.
In merito l’amministrazione guidata da Veschi aveva già presentato opposizione formale alla Presidenza del consiglio dei ministri. Si tratta di una possibilità che la legge riserva agli enti in dissenso con le decisioni della Conferenza di servizi, ma se questa competenza spetti anche ai comuni è oggetto di dibattito giurisprudenziale. Come ha spiegato il sindaco, attualmente sono in corso interlocuzioni con il Capo di gabinetto della Presidenza del consiglio dei ministri proprio per chiarire questo aspetto.
Al Tar anche soggetti privati
Il ricorso al Tar annunciato ieri costituisce dunque un ulteriore passo nella battaglia che il comune di San Giustino sta conducendo contro l’itinerario Anas della Due Mari. Al Tribunale amministrativo intendono rivolgersi anche aziende e privati, come ha detto a Lama la responsabile ambientale di Kemon Spa Valentina Manuali: “Stiamo predisponendo le carte e se altri cittadini hanno voglia di impegnarsi per la causa sono benvenuti. Il momento è questo, non ci sarà un’altra occasione”, ha sottolineato. L’importanza di questo passaggio è stata evidenziata anche da Fazio Perla, referente di vari comitati civici, che ha parlato di “ultima spiaggia” e ha detto che “questo è il momento di reagire e di vedere con orgoglio il nostro comune come centro della vallata che non può essere penalizzato da direttive politiche da cambiare”.
Veschi: “La politica riprenda in mano la situazione”
“L’amministrazione comunale di San Giustino vuole terminare la E78”, ha comunque tenuto a precisare Veschi, “ma lo vuole fare per bene, in maniera sostenibile”. Il sindaco ha anche smentito la critica secondo cui contrastare l’itinerario Anas potrebbe provocare ritardi al completamento della Due Mari: “I tempi sono biblici e comunque non ci sono i finanziamenti”, ha detto, “quindi c’è spazio per fare tutte le valutazioni che vanno fatte”. Ecco allora la richiesta di rivedere il tracciato, giudicato troppo impattante per il territorio sangiustinese, e di analizzare in modo più approfondito le possibili alternative. Per arrivare a questo “occorre che la politica riprenda in mano la situazione”, ha affermato Veschi, chiamando direttamente in causa la presidente della regione Proietti, l’assessore De Rebotti e il ministro Salvini. Che secondo il sindaco di San Giustino dovrebbero intervenire anche perché tutto venga pianificato in maniera diversa, dando priorità alla seconda canna della Guinza rispetto ai tratti di collegamento.
Il sindaco di Citerna: “Il nuovo commissario neanche ci ascolta”
Supporto alla posizione di Veschi è stata espressa dal sindaco di Citerna Enea Paladino: “Adesso sta accelerando il lotto di San Giustino, ma quando toccherà anche a noi presenteremo tutte le istanze che saranno necessarie”, ha detto con riferimento al tratto Le Ville-Selci Lama che attraversa il territorio citernese. Nel suo intervento, inoltre, Paladino, che a suo tempo aveva attaccato molto duramente l’allora commissario Massimo Simonini, non ha risparmiato critiche al successore Lamberto Nicola Nibbi, in carica da febbraio: “Con il nuovo commissario le cose non sono migliorate, perché neanche vuole stare ad ascoltare le nostre richieste. Il precedente ci aveva preso in giro ma quanto meno ci aveva ascoltato”, ha affermato.