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Polcri incontra il prefetto per la crisi in provincia e smentisce la candidatura in regione

Il presidente: “Io utile traghettatore. Mancata approvazione del consuntivo grave danno, chiedo responsabilità ai consiglieri provinciali”

Il sindaco di Anghiari e presidente della provincia di Arezzo Alessandro Polcri ha incontrato questa mattina il prefetto Clemente Di Nuzzo. Al termine lo ha ringraziato “per la disponibilità e l’attenzione che da sempre dimostra nei confronti del territorio e dell’ente”, spiegando di aver “ritenuto importante metterlo a conoscenza delle reali criticità connesse al conto consuntivo”.

Il riferimento è alla mancata approvazione del documento nella seconda lettura del consiglio provinciale lo scorso 30 maggio, quando venne a mancare il numero legale. “L’approvazione del rendiconto – ha commentato Polcri – rappresenta un atto dovuto, indispensabile per garantire la stabilità dell’ente nello svolgimento delle sue funzioni fondamentali, nonché per dare concreta attuazione alle scelte strategiche già assunte. Per tali ragioni rivolgo un appello ai consiglieri provinciali, al loro senso di responsabilità e alla loro ragionevolezza, affinché procedano all’approvazione del conto consuntivo, atto imprescindibile per non compromettere la sopravvivenza dell’ente”.

Il presidente della provincia ha infatti ricordato che “un’eventuale mancata approvazione potrebbe arrecare un grave danno, in primo luogo ai dipendenti provinciali, con il blocco delle assunzioni; inoltre, paralizzerebbe la macchina amministrativa, impedendo l’accesso alla leva dell’indebitamento necessario per numerosi investimenti pubblici in corso. A ciò si aggiungerebbero la riduzione dei trasferimenti statali, la decurtazione del fondo di riequilibrio e l’incapacità di utilizzare l’avanzo libero per far fronte all’aumento dei costi energetici negli istituti scolastici previsto per i mesi di settembre e ottobre. Si tratterebbe, dunque, di una situazione non auspicabile”.

Polcri ha annunciato anche l’intenzione di “effettuare un passaggio preliminare sul rendiconto convocando i capigruppo, al fine di individuare congiuntamente una data utile per la convocazione di una seduta ordinaria. Lavorare nell’interesse esclusivo del territorio, senza personalismi”, ha aggiunto, “è il mio impegno costante, per riportare un clima di serenità che oggi, in particolare all’interno del consiglio, appare offuscato dall’approssimarsi della campagna elettorale per le regionali, generando tensioni all’interno della compagine consiliare non giustificabili sul piano politico e amministrativo”. 

A tal proposito il presidente della provincia ha voluto smentire le voci di una sua possibile candidatura al consiglio regionale: “Non ho alcuna intenzione di candidarmi, né tale possibilità rientra nella mia agenda politica. Il mio compito resta quello di utile traghettatore dell’ente oltre i limiti della riforma Delrio, che si è rivelata incompleta e che non prevede un rapporto diretto con il corpo elettorale”.

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