Le recenti discussioni sull’utilizzo dell’acqua della diga di Montedoglio per far fronte alla crisi idrica del Lago Trasimeno hanno sollevato perplessità nella segreteria del Partito Democratico di Città di Castello, che ha richiesto un confronto più ampio e partecipato sul tema. La delibera della Giunta Regionale dell’Umbria, approvata il 12 febbraio, ha riacceso il dibattito sulla gestione delle risorse idriche, portando il Pd tifernate a sottolineare “la necessità di coinvolgere tutti i territori interessati e le categorie economiche e sociali”.
L’accordo tra Regioni
Nei giorni scorsi si è registrato un “deciso passo avanti” verso la firma dell’Accordo di programma tra Umbria e Toscana per l’utilizzo dell’acqua di Montedoglio a favore del Lago Trasimeno. L’assessora regionale umbra Simona Meloni ha incontrato la collega toscana Stefania Saccardi, nell’ambito di un vertice al Ministero dell’Agricoltura, per discutere la gestione condivisa delle risorse idriche. Secondo quanto riportato dalla Regione Umbria, l’incontro ha segnato un concreto progresso nella cooperazione tra le due Regioni, con l’intento di rivedere la bozza definitiva dell’accordo nei prossimi giorni, così da poter procedere alla firma ufficiale.
Pd Città di Castello: “Opportuno aprire una discussione pubblica”
Secondo i dem, la carenza d’acqua non è un problema che riguarda esclusivamente il Trasimeno, ma coinvolge anche l’Alta Valle del Tevere, dove “aziende agricole, cittadini e famiglie della media collina affrontano periodi critici a causa della scarsità di risorse idriche”.
Nel comunicato diffuso oggi dal segretario tifernate Domenico Duranti, si evidenzia l’importanza di evitare decisioni prese dall’alto, senza un’adeguata discussione con i territori coinvolti. “La gestione dell’acqua della diga di Montedoglio, risorsa fondamentale per l’Alta Valle del Tevere, non può essere decisa senza un coinvolgimento attivo delle istituzioni locali e delle categorie economiche. La salvaguardia del Lago Trasimeno è un obiettivo prioritario, ma la gestione delle risorse idriche deve essere affrontata in modo equilibrato e partecipato,” si legge nella nota.
Per questo motivo, il Pd chiede alla Regione Umbria di promuovere un confronto aperto, che tenga conto delle esigenze di tutti i territori. “Ci auguriamo – conclude il comunicato – che su queste e altre questioni fondamentali per il nostro territorio si possa lavorare con un approccio partecipativo, coinvolgendo cittadini, aziende e istituzioni in un dialogo costruttivo”.
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