Utilizzare l’acqua della diga di Montedoglio per salvare il lago Trasimeno. Il consigliere regionale Nilo Arcudi (Tesei Presidente – Umbria Civica), ha presentato una mozione per impegnare la Giunta di Palazzo Donini a un’azione concreta in questa direzione.
“La proposta – spiega Arcudi in una nota – mira a garantire un apporto idrico stabile e sostenibile al lago, fondamentale per la tutela dell’ecosistema, il sostegno all’economia locale e il rilancio del turismo. Il Trasimeno rappresenta una risorsa ambientale ed economica di primaria importanza per l’Umbria e per i comuni rivieraschi, ma negli ultimi anni il livello delle acque è calato progressivamente a causa della siccità e della ridotta disponibilità di risorse idriche. Ciò ha avuto ripercussioni negative su pesca, turismo e attività economiche locali”.
Il consigliere regionale sottolinea la necessità di un intervento deciso per riequilibrare il livello delle acque. “La nostra Regione deve difendere con determinazione l’interesse del territorio e della comunità – afferma – garantendo una gestione equa e sostenibile delle risorse idriche. L’utilizzo dell’acqua di Montedoglio è essenziale per evitare penalizzazioni nei confronti dell’Umbria”.
Nel testo della mozione, Arcudi chiede alla Giunta di difendere con fermezza, in tutte le sedi istituzionali, il diritto dell’Umbria a beneficiare delle risorse idriche di Montedoglio, sollecitando inoltre un confronto con la Regione Toscana e con gli enti preposti per individuare un sistema di distribuzione dell’acqua più equo, scongiurando il rischio che il Trasimeno continui a soffrire la mancanza di risorse idriche.
“Il lago non può essere lasciato senza soluzioni concrete – insiste Arcudi – ed è fondamentale che le istituzioni si impegnino affinché l’apporto idrico da Montedoglio diventi una priorità nell’agenda politica regionale. Servono accordi interregionali e nazionali per garantire un afflusso costante d’acqua, altrimenti il Trasimeno continuerà a subire una crisi senza via d’uscita”.
La mozione verrà ora discussa in Assemblea legislativa dell’Umbria, con la speranza, conclude Arcudi, “di ottenere un sostegno trasversale e di mettere in campo un’azione finalmente efficace per salvaguardare una delle risorse naturali più importanti della nostra regione”.