Si è conclusa la XII edizione di Only Wine, Il Salone dei Giovani Produttori e delle Piccole Cantine che si è tenuto a Città di Castello da sabato 26 a lunedì 28 aprile. Numeri importanti quelli registrati nelle 3 giornate: 6000 accessi, oltre 300 operatori del settore, 100 giornalisti e più di 1000 sommelier provenienti da tutta Italia. “Siamo andati oltre ogni aspettativa e vogliamo continuare a migliorarci e a crescere sempre di più.”
dichiara il project manager della manifestazione Andrea Castellani.
La XII edizione di Only Wine è l’istantanea di un settore enoico dinamico e intraprendente: lontane dai numeri della grande distribuzione, le cantine presenti raccontano attraverso i loro vini la cura per la terra, l’amore per il territorio, la valorizzazione di luoghi e di comunità locali. Una ricchezza ampelografica, vitivinicola e umana da scoprire e da degustare in un calice rigorosamente di vetro. Consci dell’impossibilità di raccontare tutte le realtà presenti in queste 3 giornate, abbiamo scelto alcune esperienze che ci hanno affascinato.
La prima ci porta nelle Marche, a Cupi di Visso, dove troviamo l’Azienda Agricola Coppacchioli Tattini che pratica viticultura eroica a 1.000 metri sul livello del mare, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Cosa significa “viticultura eroica”? È la viticultura praticata in condizioni estreme, difficili: in questo caso il vigneto si trova a 1.000 di altezza, il più alto delle Marche. La cantina nasce nel 2016 con una produzione limitata, con l’intento di valorizzare la tradizione enoica dell’entroterra marchigiano noto per la cultura del vino del pastore. Assaggiamo tra gli altri il Vissanello, vitigno ultracentenario autoctono, noto anche come Pecorino, varietà tipica delle Marche; molto interessanti anche le interpretazioni di Chardonnay e Pinot Nero che ben rendono in altitudine.
A Only Wine era presente Ginevra Coppacchioli (classe 1996), che si è aggiudicata il Premio Only Wine 2025 come “Giovane Vignola dell’anno”.
Nasce nel 2016 anche l’Azienda Agricola Vintage di Elisabetta e Matteo Sedda, che si trova in Valle d’Aosta, a Saint Christophe. Elisabetta è la “vigneronne” di casa, nel senso più storico del termine: la custode della vigna, della vite e del territorio. L’obiettivo dell’azienda è produrre vini di qualità, senza usare prodotti chimici in vigna, preservando le caratteristiche del frutto e recuperando vecchie vigne valdostane. Tra i vitigni presenti, Gamay, Pinot Nero, il Cornalin, vitigno autoctono valdostano simile al Petit Rouge. Il “Promenade d’automne” è il loro rosato, 100% da uve Gamay, che ben si presta a essere bevuto in Primavera ed Estate.
Sia Elisabetta Sedda che Ginevra Coppacchioli fanno parte dell’Associazione Sbarbatelle: realtà non-profit di produttrici di vino under 40 provenienti da tutta Italia.
Tra le novità di questa edizione di Only Wine, la presenza di vini giapponesi: a introdurli allo stand troviamo Nicole Hesslink, fondatrice di Nippo Sakaya, portale dove si possono comprare prodotti Made in Japan. Nicole ci racconta della prefettura di Yamanashi, vicina al Monte Monte Fuji: un’area naturalmente vocata alla produzione di frutta e di vino per la presenza del terreno vulcanico drenante. Tra i vitigni presenti in degustazione troviamo il Koshu, vitigno autoctono, dalla lunga storia, da cui si producono vini delicati e molto aromatici: la sua uva ha un colore rosa tenue, unico nel panorama vinicolo internazionale. In degustazione anche il Muscat Bailey A, varietà che dà vita a vini rossi leggeri, fruttati: un ibrido che nasce dall’incrocio tra il Moscato di Amburgo con il Baley (incrocio tra Triomphe e due ibridi americani, il Big Berry e l’Extra). Bouquet complessi e molto profumati evocano le atmosfere giapponesi, per un suggestivo viaggio enoico.
Una menzione va alla cantina ucraina Beykush Winery – rappresentata da Bisso Atanassov – a cui è stato conferito il premio “Tralci di vita”, fortemente voluto dal quotidiano Corriere dell’Umbria, per rendere merito al coraggio di un’azienda che non si è fermata dinanzi la guerra: Beykush Winery è infatti poco distante dal porto di Ochakiv, zona profondamente segnata dal conflitto russo-ucraino. Aspettiamo con curiosità la prossima edizione di Only Wine!