Una festa a sorpresa nella sala consiliare del Comune di San Giustino nel pomeriggio di sabato 25 gennaio, giorno del suo compleanno. Un omaggio doveroso per Pietro Pecorari, l’artista che ha tagliato il traguardo dei 90 anni di età (è nato infatti nel 1935) e che da quasi 70 è uno straordinario esempio di creatività con il pennello, al punto da diventare una figura di livello internazionale. Il sindaco Stefano Veschi ha consegnato a Pecorari una pergamena davanti a parenti, amici e pubblici amministratori che lo stavano aspettando per omaggiarlo e applaudirlo. C’erano ovviamente anche la moglie Giuliana, i figli Rita e Davide con tanto di rispettivi consorti e i nipoti.
Da Selci Lama, dove nel suo studio nel viale della Stazione ha dipinto per lungo tempo, Pietro Pecorari si è trasferito nel 1990 all’interno dell’ex convento francescano di San Martino (da lui ristrutturato), vicino a Pitigliano, che è sede anche della sua mostra permanente. A scoprire il talento di Pecorari, nel 1957, era stato il professor Gianni Angelini, direttore artistico della Perugina e “padre” dei famosi Baci, che nel visionare alcuni suoi disegni gli propose l’organizzazione di una mostra, a patto che ultimasse una serie di quadri, cosa che poi fece.
Il pittore contadino, come lui in primis ama definirsi, ha intrapreso un percorso evolutivo che tuttora è in divenire, se soltanto si pensa che al Pecorari del “primo genere”, detto anche quello del “bello” e con soluzioni di colori e sfumature alquanto intensi, ha fatto seguito quello del “secondo genere”, il cosiddetto “metafisico surreale”, nel quale la tela (con tinte leggermente più tenui) ha una speciale chiave di lettura, poiché in essa si ravvisa la presenza di due o più soggetti legati da un preciso filo conduttore. Il Pecorari “maturo”, insomma, che esalta al massimo la sua instancabile verve creativa, nella quale comunque emergono sempre l’esaltazione dei grandi valori cristiani, delle piccole e grandi cose e l’attenzione alle questioni aventi uno sfondo sociale.
Su questo, l’arte di Pecorari è rimasta sempre aggiornata – e in tempo reale – con le questioni più scottanti e con le piaghe del nostro tempo, che vanno dall’Aids fino al Covid-19; ogni sua opera suggerisce profondi motivi di riflessione in chiunque. China e pastello le altre tecniche nelle quale si è cimentato con il tempo, ma Pecorari ha anche partecipato a numerose mostre e vinto diversi concorsi proprio grazie al suo particolare genio creativo. Bene ha fatto il sindaco Veschi a considerarlo una “eccellenza” della realtà sangiustinese e del territorio, perché i suoi dipinti hanno conferito prestigio a lui e alla sua terra di origine, facendone uno fra gli artisti più apprezzati in assoluto.
L’amministrazione comunale si è anche resa disponibile per una futura mostra a Villa Graziani, location altrettanto eccezionale che da ormai molti anni è vocata all’ospitalità di iniziative artistiche e mostre. E allora, tanti affettuosi auguri di buon compleanno a Pietro Pecorari, autentico motivo di orgoglio dell’Alta Valle del Tevere!