Sono proseguite senza sosta le operazioni dei Vigili del Fuoco per domare l’incendio che nella giornata di ieri, domenica 20 aprile, ha coinvolto lo stabilimento Lucyplast, nella zona industriale di Pian d’Assino a Umbertide. Le fiamme, partite nel pomeriggio, hanno avvolto gran parte del materiale plastico stoccato all’esterno dell’impianto, distruggendolo quasi completamente.
Durante la notte, le squadre di soccorso hanno continuato a lavorare ininterrottamente per spegnere i focolai ancora attivi, ricorrendo a grandi quantità d’acqua e all’utilizzo di schiumogeni, indispensabili per arginare la propagazione del fuoco e proteggere le strutture adiacenti. Nonostante la gravità dell’evento, non si registrano feriti né intossicati tra i lavoratori, i soccorritori o la popolazione. Le operazioni proseguiranno nelle prossime ore con l’arrivo dei mezzi dei Gruppi Operativi Speciali (GOS), che si occuperanno dello smassamento e della bonifica dell’area compromessa.






Nella serata di domenica, la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti ha effettuato un sopralluogo presso il sito colpito, accompagnata dalle autorità locali, per esprimere vicinanza agli operatori impegnati e valutare da vicino l’entità dei danni. Anche il sottosegretario Emanuele Prisco ha seguito l’evoluzione della situazione, restando in costante contatto con il Comando dei Vigili del Fuoco.
Intanto continuano i controlli ambientali da parte di ARPA Umbria, dei Carabinieri e della USL, al fine di accertare eventuali conseguenze sulla salute pubblica e sull’ambiente. Al momento, come confermato dai Vigili del Fuoco in una comunicazione ufficiale, non sono stati riscontrati elementi di particolare criticità.
In serata, a seguito delle prime valutazioni tecniche da parte di Arpa e USL, i Comuni di Umbertide, Montone, Pietralunga e Gubbio hanno emanato ordinanze di sicurezza, valide anche per il territorio del Comune di Perugia, che prevedono:
- chiusura delle finestre delle abitazioni;
- divieto di attività all’aperto, sia private che pubbliche (ludiche, sportive, religiose);
- divieto di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati e di funghi epigei spontanei;
- divieto di pascolo e razzolamento degli animali;
- divieto di utilizzo dei foraggi e cereali coltivati all’aperto per l’alimentazione animale;
- manutenzione straordinaria degli impianti di ventilazione meccanica che prelevano aria esterna.
Nella mattinata di lunedì il comune di Pietralunga ha revocato l’ordinanza sulla base della “documentazione tecnica e sanitaria aggiornata, dalla quale emerge che il territorio comunale è esterno al raggio di 5 km dal sito dell’incendio e non risulta soggetto alle misure precauzionali indicate”.
Le cause all’origine del rogo restano ancora da chiarire e sono oggetto di indagine da parte degli autorità competenti.