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Il ministro Nordio conferma l’estradizione in Albania per Davide Pecorelli

L’ex imprenditore di Selci Lama parla di “ingiustizia” e annuncia l’avvio delle pratiche per la cittadinanza albanese: “Appena la otterrò rifiuterò quella italiana”

Per Davide Pecorelli è arrivato il provvedimento di estradizione in Albania, come del resto l’ex imprenditore altotiberino aveva sempre temuto. Il decreto del ministro della giustizia, Carlo Nordio, non ha fatto altro che confermare la richiesta di Tirana dopo il “sì” della Corte d’Appello di Perugia, contro il quale i legali di Pecorelli avevano presentato in Cassazione un ricorso poi respinto.

Nel simulare il suicidio per sfuggire ai creditori, il 50enne residente a Selci Lama di San Giustino è stato riconosciuto colpevole di truffa aggravata, profanazione di tombe, intralcio alla giustizia, distruzione della proprietà tramite incendio e attraversamento illecito della frontiera. Di qui la condanna a quattro anni di reclusione, stabilita dal tribunale di Scutari.

Davide Pecorelli, a margine di una conferenza stampa convocata per presentare una linea di moda, ha detto di “accettare ma non condividere” la decisione del ministro, ha detto di sentirsi “un cittadino di serie B” e ha parlato di “ingiustizia” di fronte a sanzioni giudicate eccessive e al fatto che non sia stato tenuto in conto il fatto che l’ex imprenditore ha quattro figli di cui due minori oltre ad avere padre e fratello disabili.

Pecorelli ha inoltre spiegato che non ricorrerà al Tar del Lazio (“abbiamo l’1% di possibilità di vincere”) per concentrarsi sulla Corte d’Appello di Tirana, che valuterà il caso nei prossimi mesi. Nell’attesa all’altotiberino dovrebbero essere concessi i domiciliari in Albania. Nel frattempo Davide Pecorelli, sposato dal 21 dicembre 2023 con Ionida, cittadina del Paese balcanico, avvierà le pratiche per ricevere la cittadinanza albanese: “Appena la otterrò sicuramente rifiuterò quella italiana”, ha detto.

A questo punto Pecorelli, in base alle decisioni della giustizia albanese, attenderà la comunicazione del ministro sulla data della partenza, che potrebbe avvenire prima di Pasqua.

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