“Una condizione non più accettabile”. È il tono netto e preoccupato con cui il sindacato di polizia Coisp ha segnalato al Ministero dell’Interno la “gravissima carenza di personale” nei commissariati della provincia di Arezzo, in particolare a Sansepolcro e Montevarchi. Una nota ufficiale, inviata nella giornata di mercoledì 18 giugno alla Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, torna a denunciare una situazione che “da anni compromette l’operatività dei presidi locali”, ormai al limite anche nella garanzia dei servizi minimi essenziali.
“Attualmente – si legge – la drammatica scarsità di personale consente l’uscita di una sola volante per ciascun commissariato, per un unico turno giornaliero e, in molte giornate, neppure questo”. Una condizione che risulta ancora più critica “se si considera la presenza sul territorio di attività economiche particolarmente esposte, come il settore orafo aretino, spesso al centro di episodi criminosi”.
Ma nel mirino del sindacato c’è soprattutto la gestione del piano nazionale di potenziamento degli organici che, tra le altre cose, avrebbe completamente ignorato il capoluogo valtiberino: “Per Montevarchi sono state previste dieci nuove unità in aggiunta alle presenti, mentre per quello di Sansepolcro non è stato destinato neppure un agente”. Dunque, nessun rinforzo all’orizzonte per il commissariato di Via dei Lorena. “Una scelta incomprensibile e scollegata dalle reali esigenze del territorio”, scrive il Coisp.
Una situazione che appare paradossale, anche alla luce del fatto che le stesse nuove assunzioni nel capoluogo valdarnese non sembrano risolutive: si tratta infatti di agenti in prova, che per almeno quattro mesi dovranno essere affiancati da personale esperto – risorse che però mancano anche lì. “Il risultato”, avverte il sindacato, “è un potenziamento solo nominale, che nella pratica non consentirà di rafforzare il controllo del territorio”.
Il Coisp chiede dunque con urgenza una revisione del piano, l’assegnazione immediata di nuove unità al commissariato di Sansepolcro e l’invio di personale esperto a Montevarchi. L’obiettivo, si legge in chiusura, è quello di “ripristinare condizioni minime di operatività e sicurezza per le comunità locali”.