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Eolico sull’Appennino: la Regione Toscana blocca il progetto “Passo di Frassineto”

Delibera della giunta regionale dopo il parere negativo sulla valutazione di incidenza: niente autorizzazione per i sette aerogeneratori

Arriva lo stop per il progetto eolico “Passo di Frassineto”, uno dei tanti che interessa l’Appennino in Valtiberina e che prevede sei dei sette aerogeneratori originariamente previsti nei territori di Pieve Santo Stefano (il comune più interessato), Badia Tedalda e Sansepolcro. La Conferenza di servizi si è tenuta lo scorso 1° aprile, ma la relativa delibera di giunta della Regione Toscana reca la data del 5 maggio. Risultato: non sussistono le condizioni per esprimere una pronuncia positiva di compatibilità ambientale sul progetto in oggetto e, conseguentemente, per il rilascio del provvedimento autorizzatorio unico regionale richiesto.

La discussione fra le parti coinvolte era stata caratterizzata da prese di posizione diverse. A quella negativa della Soprintendenza di Siena-Grosseto-Arezzo di non conformità con il piano paesaggistico, aveva fatto seguito il parere positivo del Comune di Pieve Santo Stefano, nella consapevolezza dell’importanza del raggiungimento degli obiettivi nazionali e regionali di produzione di energia da fonti rinnovabili. Favorevoli anche la Provincia di Arezzo e il Comune di Sansepolcro, il quale sostiene che il potenziale panoramico non viene a essere compromesso, mentre l’Arpat aveva ritenuto che gli impatti sulle componenti di competenza fossero governabili con l’introduzione di alcune prescrizioni.

Determinante nella bocciatura del progetto è stato il parere negativo espresso nella Valutazione di Incidenza da parte del settore regionale competente. Secondo quanto emerso in Conferenza dei servizi, il progetto presenta ancora margini di incertezza legati alla conoscenza dell’ambiente interessato e alla valutazione degli impatti potenziali, in particolare per quanto riguarda gli ecosistemi e le specie protette. In mancanza di dati sufficientemente accurati, non è stato possibile stabilire misure di mitigazione efficaci e coerenti. La Regione ha quindi applicato il principio di precauzione, rilevando che l’opera potrebbe arrecare danni significativi ai Siti Natura 2000 limitrofi, in particolare per alcune specie di pipistrelli e uccelli rapaci che necessitano di habitat integri, corridoi ecologici e ampi spazi di caccia, tutti elementi minacciati dalla localizzazione proposta, collocata in prossimità di valichi montani sensibili.

Il Comune di Badia Tedalda, che ha già espresso il proprio sostegno al progetto “Badia del Vento” interamente ricadente nel proprio territorio, ha invece votato contro il progetto “Passo di Frassineto”. L’amministrazione ha motivato la propria contrarietà con una valutazione negativa di compatibilità paesaggistica, sostenendo che l’intervento andrebbe a modificare in modo significativo l’immagine consolidata del paesaggio, compromettendo l’autenticità e la percezione dei luoghi.

Lo stesso impianto “Badia del Vento” sarà nuovamente oggetto di discussione nella Conferenza dei servizi convocata per il prossimo 14 maggio, passaggio potenzialmente decisivo per il futuro del progetto. Un nuovo snodo in una vicenda che continua ad alimentare il dibattito pubblico.

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