Un disegno di legge che, a giudizio di associazioni e comitati, prefigura danni enormi e irreversibili all’ambiente e alla salute. La coalizione Tess (Transizione Energetica Senza Speculazione), alla quale aderiscono i comitati Crinali Bene Comune e Appennino Sostenibile e Italia Nostra Valmarecchia, ha scritto una lettera all’assessore toscano all’ambiente, Monia Monni, relativa alla legge che la Regione sta emanando per regolamentare sul proprio territorio l’installazione di impianti eolici e fotovoltaici con le relative infrastrutture collegate, quali i container con le batterie di accumulo.
Il report Ispra 2023 rileva come le superfici idonee all’installazione di impianti di produzione e di accumulo di energia da fonti rinnovabili siano disponibili in abbondanza. Di qui l’invito alle amministrazioni di indirizzare le società proponenti a rivolgere i propri progetti verso quelle aree, impedendo le speculazioni ed evitando di impoverire il territorio, il suolo, la biodiversità e le economie locali. Viene fatto il richiamo anche all’incentivazione di alternative sostenibili quali le comunità energetiche rinnovabili rispetto all’eolico, che – precisa la Tess – avvantaggia solo le società proponenti senza alcun reale beneficio per l’ambiente e la collettività.
“Il disegno di legge anticipato dall’assessore Monni nel recente incontro – prosegue la nota – va invece nella direzione opposta: così, estese aree incontaminate saranno ridotte a periferie industriali senza operai e con ulteriore consumo di suolo e disboscamenti negli Appennini per fare spazio a enormi pale eoliche e a pannelli fotovoltaici. Il connubio tra il disegno di legge presentato dall’assessore all’ambiente e l’ingente stanziamento per gli impianti a fonti d’energia rinnovabile (210 miliardi in 20 anni, pagati con gli oneri di sistema nelle bollette elettriche, oltre ai fondi del Pnrr) innescherà una fortissima attività predatoria da parte dell’industria delle energie rinnovabili sul territorio a danno dell’intera collettività”.
Il documento scientifico della coalizione interregionale Tess, inviato alla Regione Toscana, non è stato minimante considerato, ignorando così l’accorato appello alla responsabilità e l’ampia adesione a questa iniziativa che ad oggi è stata sottoscritta da più di 80 realtà tra associazioni di importanza internazionale, nazionale e comitati impegnati nella difesa dei territori. “La bozza di Ddl presentata dall’assessore Monni lascerebbe ampi spazi all’industria delle energie rinnovabili che, come si è già potuto ampiamente constatare, agisce – con gli espropri – collocando i propri impianti e seguendo una logica prettamente di profitto economico, ovvero dove i terreni costano meno”, conclude la Tess.