Sempre più calda la questione dell’eolico sulla dorsale appenninica fra Toscana, Emilia Romagna e Marche. Proprio quest’ultima amministrazione regionale ha pronunciato un deciso “no” al progetto “Energia Monte Petralta”, il mega-parco eolico che prevede l’installazione di pale nella zona di confine con il Parco del Sasso di Simone e Simoncello. Ebbene, la Regione Marche ha inviato al ministero dell’Ambiente il proprio parere sollevando più di una obiezione e di una criticità.
“Oltre a non esservi alcun beneficio e a minare l’integrità del nostro patrimonio naturale, culturale ed economico – sostiene il consigliere regionale Nicola Baiocchi – vi saranno altre conseguenze: il grave impatto sui territori dei Comuni di Carpegna, Borgo Pace e Mercatello sul Metauro e l’energia prodotta che andrà a soddisfare gli obiettivi della Toscana”. Ma Baiocchi evidenza un altro impatto negativo: “L’area è nota anche per il turismo di qualità e per la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, come dimostrano gli investimenti relativi alla riqualificazione dei sentieri ciclopedonali e alla promozione di strutture ricettive e di nicchia. Con l’eolico tutto verrebbe a essere ridimensionato”.
L’opposizione di Baiocchi e della Regione è motivata poi dall’assenza di dettagli tecnici che rendano possibile una valutazione completa e trasparente di un progetto che – viene ribadito – rischia di snaturare la vocazione dei territori. Anche per il Comitato in difesa dei paesaggi del Montefeltro, che nei mesi scorsi aveva sensibilizzato la popolazione sulla vicenda, le questioni sollevate dalle osservazioni provenienti da Ancona sono “difficilmente superabili”.
Ma basteranno a fermare il progetto? Recentemente, come nell’ultimo incontro organizzato dal sindaco di Borgo Pace, Romina Pierantoni, nel suo Comune alla presenza dei funzionari della Regione Marche e dell’onorevole Antonio Baldelli è emerso come le amministrazioni e gli uffici dei piccoli Comuni siano spesso troppo soli di fronti a grandi progetti che possono stravolgere le montagne. Tanto più in un momento come questo, nel quale i progetti presentati sono numerosissimi, arrivando soprattutto a sovrapporsi su certi crinali. Da Carpegna, a Borgo Pace fino ad Apecchio questa presa di posizione della Regione fa ben sperare per dare voce alle proteste dei territori.