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Povertà ed esclusione sociale, i numeri dell’Altotevere nel report della Caritas tifernate

Oltre mille accessi all'Emporio. Il presidente Zucchini: “Serve un’azione seria e coordinata da parte delle istituzioni e dell’intera comunità”

Si è svolta questa mattina a Città di Castello la conferenza stampa per la presentazione del rapporto della Caritas diocesana, che ha tracciato un bilancio delle attività svolte negli ultimi due anni a supporto delle persone in difficoltà. Gaetano Zucchini, direttore della Caritas tifernate, ha illustrato i dati più significativi del biennio, alla presenza del vescovo Luciano Paolucci Bedini e dell’assessora alle politiche sociali Benedetta Calagreti.

Nel 2023 e 2024, la Caritas ha intensificato il proprio intervento nei settori della distribuzione di beni di prima necessità, del supporto alimentare e dell’accoglienza abitativa. L’Emporio della Solidarietà ha assistito 1.074 persone, con un totale di 4.771 ingressi tra gli scaffali. Sono state emesse 375 tessere, di cui 66 per bambini da 0 a 3 anni, mentre gli over 65 assistiti sono stati 102, in crescita rispetto agli anni precedenti. Il valore economico complessivo degli aiuti distribuiti ammonta a 187.194 euro.

Anche la Mensa diocesana ha giocato un ruolo fondamentale, servendo pasti caldi a 83 persone, con una media di 70-75 pasti al giorno, sei giorni su sette. L’impegno della Caritas si è esteso anche all’ambito abitativo e sociale, con progetti volti a garantire soluzioni abitative temporanee, servizi di ascolto e orientamento, nonché consulenze per facilitare l’accesso alle cure sanitarie.

I cinque progetti finanziati attraverso i fondi dell’8xmille hanno toccato settori cruciali come istruzione, occupazione, beni primari e assistenza sanitaria. Tra le iniziative più rilevanti spicca “La spesa sotto l’albero”, che ha raccolto prodotti di prima necessità per un valore di 9.000 euro, dimostrando la solidarietà della comunità locale.

Bedini: “Caritas espressione più profonda dell’attività cristiana”

Nel suo intervento, il vescovo Luciano Paolucci Bedini ha evidenziato come la Caritas sia prima di tutto un osservatorio delle fragilità sociali, sottolineando che dietro i numeri della povertà si cela spesso una mancanza di ascolto e di relazioni umane. Anche il direttore Gaetano Zucchini ha ribadito il valore della rete solidale, affermando che l’obiettivo dell’organizzazione non è solo fornire aiuti materiali, ma coinvolgere l’intera comunità nel sostegno a chi vive situazioni di difficoltà.

Il quadro tracciato dal rapporto evidenzia una crescente interconnessione tra povertà economica ed educativa: molte persone con lavoro stabile necessitano comunque di aiuti, mentre il numero di famiglie con minori in difficoltà continua ad aumentare. Il fenomeno della povertà colpisce inoltre sempre più anziani, con una percentuale passata dal 12,1% al 13,4% negli ultimi anni.

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