Un lungo abbraccio di pace ha attraversato il cuore del centro storico: è la “eco-bandiera della pace più lunga del mondo”, srotolata domenica 6 aprile tra piazza Matteotti, piazza Gabriotti e la Cattedrale. Un’opera simbolica e collettiva di quasi 100 metri di lunghezza e oltre 2 metri di larghezza, composta da lenzuola riciclate decorate da oltre 800 bambini e studenti di ogni età e provenienza.
La maxi-bandiera è stata dedicata a due figure emblematiche della fratellanza e della democrazia: Papa Francesco e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, riconosciuti da tutti i partecipanti come “pilastri del messaggio di pace nel mondo”.
Un progetto nato nelle scuole, cresciuto in Europa
Il progetto artistico e didattico “Visioni senza tempo, tra umanità e sogni di speranza” porta la firma dell’artista Moira Lena Tassi, ideatrice dell’iniziativa patrocinata da Comune di Città di Castello, Assemblea Legislativa dell’Umbria, Provincia di Perugia, Fondazione Perugiassisi per la cultura della pace, Diocesi tifernate, Fondazione Italo Bolano e numerosi altri enti.
A partire da un vecchio lenzuolo appartenuto alla nonna dell’artista, gli studenti – guidati dai docenti e dalla stessa Tassi – hanno realizzato un lungo tessuto composto da parole e immagini sul tema della pace, utilizzando materiali di recupero. Il percorso è stato arricchito anche da contributi internazionali: una sezione è stata realizzata a Varsavia, un’altra a Laredo, nei Paesi Baschi, coinvolgendo alunni e alunne delle scuole partner dei progetti Erasmus con Città di Castello.




Inclusione, comunità, arte: un’opera collettiva senza confini
Accanto agli studenti, anche realtà del territorio hanno offerto il proprio contributo: i bambini dell’Unità di Pediatria dell’ospedale tifernate, gli ospiti di Casa Virgy dell’AIPD, i ragazzi con disabilità del progetto Kreo della Cooperativa La Rondine, gli anziani della ASP Muzi Betti, tutti uniti nella realizzazione di segmenti della bandiera.
Il momento più toccante si è consumato nell’ingresso della bandiera in Duomo, sulle note eseguite dai maestri Fabio Battistelli e Anthony Guerrini, con l’accompagnamento della Scuola Comunale di Musica “Giacomo Puccini” e dei giovani danzatori del Consorzio Castello Danza. Insieme, hanno animato un corteo festoso e commovente che ha condotto la bandiera fino alla navata centrale della Cattedrale, dove resterà per alcuni giorni.
“Un simbolo che parlerà al mondo intero”
L’opera sarà esposta nella Chiesa di San Domenico dal 7 al 13 aprile, per permettere alla cittadinanza di ammirarla. Ma la sua missione non si fermerà qui: “Viaggerà in Italia e nel mondo – ha spiegato Moira Lena Tassi – per portare ovunque un messaggio universale di pace, fratellanza e speranza”.
Ispirata dalla pedagogia della non violenza e dallo spirito costruttivo dell’educazione alla pace, la bandiera continuerà a crescere: ogni tappa del suo viaggio sarà occasione per aggiungere nuovi pensieri e disegni, rendendola un’opera d’arte collettiva in divenire.