News

Welfare aziendale, i modelli di Buitoni e Barilla a confronto

Parallelismi e differenze tra le due aziende, nel rispetto delle diverse epoche: interessante relazione a Sansepolcro del dottor Andrea Belli, invitato dal Cral 

Nel video: la relazione del dottor Andrea Belli, responsabile delle relazioni esterne di Barilla

Il rapporto fra Barilla e il sociale è stato al centro del secondo incontro organizzato dal Cral Buitoni di Sansepolcro nell’ambito della mostra sulla Buitoni che tratta lo stesso argomento. È stato il dottor Andrea Belli, responsabile delle relazioni esterne di Barilla, a illustrare con chiarezza l’impegno della multinazionale di Parma alla presenza dell’avvocato Bruno Buitoni, tornato per l’occasione a Sansepolcro. Sono emerse molte analogie fra i due grandi nomi italiani dell’alimentare, non dimenticando due particolari: Buitoni è nata 50 anni prima di Barilla e le esigenze di oggi sono ovviamente mutate rispetto a quelle di qualche decennio fa.

Un confronto davvero interessante, che ha catturato l’attenzione dei presenti e che è stato impostato sui due aspetti della questione, diametralmente opposti ma molto vicini come assonanza fonetica: l’accesso e l’eccesso di cibo. Degli otto miliardi di persone che attualmente popolano il mondo, quattro soffrono il problema dell’accesso e gli altri quello dell’eccesso. Barilla sta attuando da tempo un piano di devoluzione che la pone al primo posto nella fornitura di prodotti al banco alimentare e alle varie associazioni benefiche: Caritas, Emergency e Croce Rossa. Per ciò che riguarda invece l’eccesso al cibo, Barilla coinvolge scuole, famiglie e società italiana di medicina generale con i suoi piani di formazione ed educazione sulla corretta alimentazione e sugli stili di vita.

Di questo e delle modalità di supporto ai propri dipendenti, il dottor Belli parla nell’intervista che con lui abbiamo realizzato.  
 

CORRELATI

- Le nostre iniziative -spot_img

POPOLARI

- Partecipanti sostenitori -spot_img
spot_imgspot_img