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Premio Nonviolenza: menzione per attivisti ucraini, russi, israeliani e palestinesi

Il riconoscimento a Laura Milani. Stamani l’annuncio a Sansepolcro, resi noti anche i sei candidati al Premio Nazionale Cultura della Pace

L’ucraino Jurij Šeljaženko e la russa Elena Popova con cartelli che invitano all’obiezione di coscienza

Sei finalisti (uno in più rispetto ai cinque tradizionali) e una menzione speciale assieme al premio nazionale Nonviolenza. Il Comune di Sansepolcro e l’Associazione Cultura della Pace hanno reso nota la lista dei candidati al Premio Nazionale “Cultura della Pace-Città di Sansepolcro”, edizione 2024, che sono stati monitorati dal Comitato Scientifico, composto da Mao Valpiana, Presidente del Movimento Nonviolento, Luigina Di Liegro, Segretaria della Fondazione Internazionale “Don Luigi Di Liegro”, Don Achille Rossi, filosofo e teologo, Christoph Baker, scrittore e Mauro Biani, vignettista. Ecco dunque i sei prescelti:

  1. Eraldo Affinati, scrittore ed educatore, per il campo d’indagine “Educazione”. Nel 2008 insieme alla moglie, Anna Luce Lenzi, ha fondato la Scuola Penny Wirton per l’insegnamento gratuito della lingua italiana ai migranti.
  2. Nicola Canestrini, avvocato presso la Corte penale dell’Aja, per il campo d’indagine “Diritti dell’Uomo”. Ha assunto la difesa in procedimenti di estradizione in relazione al diritto alla salute. Unisce la passione per la cooperazione penale internazionale con quella della difesa dei diritti fondamentali nella Human Rights Defense. È l’avvocato dell’equipaggio di Iuventa Crew, Ong di ricerca e soccorso in mare.
  3. Collettivo di fabbrica GKN, per il campo d’indagine “Impegno Sociale”. È una struttura operaia creata nel 2017 nello stabilimento Gkn di Campi Bisenzio dopo quasi dieci anni di elaborazione di un modello sindacale partecipativo e rivendicativo. Dal 9 luglio 2021 il Collettivo di fabbrica diventa protagonista, insieme alla struttura sindacale, della vertenza contro la delocalizzazione dello stabilimento attraverso l’assemblea permanente e l’autogestione di fatto della fabbrica.
  4. Riccardo Iacona, giornalista e conduttore televisivo, per il campo d’indagine “Giornalismo d’inchiesta”. Si occupa generalmente di giornalismo d’inchiesta caratterizzato da un forte coinvolgimento personale. Nel 2008 ha realizzato due reportage sulla guerra in Afghanistan e sulla guerra del Kosovo, spaziando dalla Serbia alla Turchia, dal titolo La guerra infinita. Dal 2009 è conduttore e autore di Presa diretta.
  5. Paolo Jannacci, musicista, per il campo d’indagine “Musica, memoria e Lavoro”. Figlio del grande Enzo, è un jazzista eclettico: suona il pianoforte, la fisarmonica e il basso.
  6. Filippo Thiery, fisico e meteorologo di Geo su Rai Tre, per il campo di indagine “Emergenza climatica”. Laureato in Fisica, ha poi orientato la sua carriera professionale nel campo della Fisica dell’atmosfera, dapprima (dal 1998) svolgendo attività di ricerca nel settore della climatologia, poi (dal 2002) specializzandosi in meteorologia previsionale. Dal 1995 è stato segretario del Coordinamento romano Obiettori di Coscienza, sede federata della Associazione Obiettori Nonviolenti onlus, per il quale ha svolto numerose attività sulle tematiche della Pace, del disarmo e dei diritti umani, contro la guerra ed il commercio delle armi.

Tutti esempi di impegno riguardante la cultura della pace e della nonviolenza, per continuare una riflessione su come depotenziare quelle strutture che alimentano le diseguaglianze e la violenza. La proclamazione del vincitore è prevista per la fine dell’estate ed entro dicembre dovrebbe tenersi la cerimonia di consegna del premio.

L’Associazione Cultura della Pace e il Comune di Sansepolcro, Presidenza del Consiglio Comunale, hanno poi comunicato – dome da tradizione – il nominativo della vincitrice del Premio Nazionale “Nonviolenza”. Il Comitato Scientifico dell’Associazione Cultura della Pace, insieme ai componenti dell’Associazione Cultura della Pace hanno ritenuto di premiare la figura di Laura Milani, Presidente della Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile. Un grande onore, quello di avere tra i vincitori di questa onorificenza la più alta rappresentante del mondo del servizio civile, proprio per l’opera che svolge in ambito lavorativo, di volontariato e di proposta alternativa alla difesa armata.

Questa la motivazione dell’assegnazione dell’Edizione 2024 del Premio Nazionale “Nonviolenza” a Laura Milani: “per l’attività associativa che ha svolto nell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e, che adesso svolge, come Presidente della Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile – CNESC, tutto finalizzato a costruire una società nonviolenta, solidale e pacifica, attenta a creare una rete di relazione tra enti, associazioni e cittadini per trovare e applicare soluzioni nonviolente ai conflitti sociali, economici e tra Stati con un diverso paradigma attuativo, come la promozione e la realizzazione del servizio civile quale modalità civile e nonviolenta di difesa della Patria”.

Shelyazhenko e Popova

L’Associazione Cultura della Pace, in questa particolare stagione della politica mondiale, ha anche deciso di conferire una menzione speciale per la loro attività di destrutturazione della violenza a persone e associazioni che operano in luoghi attualmente sedi di conflitti:

Yurii Sheliazhenko, ucraino nonviolento e obiettore di coscienza alla guerra; Elena Popova, russa nonviolenta, dissidente; Associazione Mesarvot, associazione nonviolenta di opposizione alla guerra israeliana e Community Peacemakers Teams, associazione nonviolenta di opposizione alla guerra con attivisti palestinesi.

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