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Città di Castello, “Le cose come sono” vince il Premio Letterario riservato ai detenuti

“Quando sei immerso nelle tenebre puoi vedere una piccola luce dentro di te. È una piccola fiammella che vale la pena seguire perché un giorno potrebbe trasformarsi in un faro”. Il messaggio di speranza dell’autore Nicholas Lupo

Nella sede dell’Associazione Culturale «Tracciati Virtuali» è stato consegnato il primo premio della sezione speciale riservata alle recluse e ai reclusi dei penitenziari italiani, “Destinazione Altrove – La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo”, la prima in Italia. Il vincitore è stato Nicholas Lupo, autore del racconto “Le cose come sono”, al quale è stata concessa l’opportunità di ricevere il riconoscimento nella sede della Associazione che promuove il “premio letterario” con il sostegno della Società Dante Alighieri, e patrocinio del comune, della Regione e Provincia di Perugia.

“La scrittura come esplorazione di mondi senza tempo”, promossa dal DAP (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria), dalla Società Dante Alighieri e dall’Associazione Culturale Tracciati Virtuali, ha iscritto opere (poesie e racconti brevi) provenienti da 22 istituti penitenziari del paese con l’obiettivo di contribuire alla crescita culturale delle persone recluse.

“Questa sezione speciale del nostro concorso è stata istituita dopo la firma del protocollo d’intesa tra la nostra Associazione, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia e la Società Dante Alighieri, una delle più antiche e prestigiose istituzioni culturali del nostro Paese. Il progetto è finalizzato a contribuire alla crescita culturale dei reclusi e al loro più completo recupero. Se il periodo di detenzione nelle carceri, secondo l’ordinamento legislativo italiano, deve essere soprattutto propedeutico al reinserimento dei detenuti nella società, il progetto da noi ideato va proprio in questa direzione”. ha dichiarato il promotore Antonio Vella.

Il racconto di Nicholas è un testo autobiografico che sintetizza la sua vita, dall’infanzia difficile fino alla condizione attuale di detenuto. L’autore scrive alla fine un grande messaggio di speranza: “credo che ognuno di noi sia fatto di luce e di buio in parti uguali. E quando sei immerso nelle tenebre puoi vedere una piccola luce dentro di te. È una piccola fiammella che vale la pena seguire perché un giorno potrebbe trasformarsi in un faro”.

“Un Premio letterario come quello di Città di Castello che riconosce dignità ai detenuti non è solo uno dei tanti premi esistenti in Italia, è speciale! Speciale come l’eredità che ci ha lasciato Papa Francesco che poche ore prima di morire ha voluto dedicare il suo pensiero ai detenuti di Rebibbia. Un atto evangelico scolpito nel ricordo di noi tutti. E in questo senso noi vogliamo ricordarlo riconoscendo un valore a chi scontando una pena trova nella scrittura la propria redenzione” ha sottolineato il presidente della Giuria del Premio Letterario “Città di Castello”, Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri.

Alla consegna del Premio sono intervenuti anche il Senatore, Walter Verini, membro della Commissione Giustizia del Senato e l’assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti.  “Iniziative come questa sono un contributo importante e concreto utile a sensibilizzare sulla situazione delle carceri italiane. Che è drammaticamente grave. Sono un segnale concreto per ribadire che è possibile, è giusto è doveroso fare in modo che le giuste pene per chi ha sbagliato non significhino vendetta, ma recupero, reinserimento sociale che auguriamo di cuore a Nicholas che oggi è con noi e a tutta la società”, ha dichiarato il senatore Verini.

“Una giornata straordinaria all’insegna dei diritti umani, della cultura e della promozione della lettura ad ogni livello e ambito anche quello carcerario che mai come in questo momento ha bisogno di profondi interventi prima di tutto per salvaguardare la dignità delle persone come spesso il compianto Santo Padre e il Presidente della Repubblica hanno richiamato ed evidenziato attraverso discorsi ufficiali e toccanti iniziative. Questo premio letterario, la sezione speciale dedicata a tutti i detenuti degli istituti penitenziari del paese e la presenza oggi di Nicholas, primo vincitore, presso la casa editrice che lo ha ideato, sono segnali importanti che vanno in questa direzione e che le istituzioni sosterranno sempre”, ha concluso Calagreti.

La Sezione speciale “Destinazione Altrove” si avvale di un’ampia giuria, diretta da Alessandro Masi e completata dalla Senatrice, Giulia Bongiorno, dal Senatore, Walter Verini, dal giornalista Osvaldo Bevilacqua, dall’attrice Daniela Poggi, dalla giornalista Rai Benedetta Rinaldi, dalla docente dell’Università degli Studi di Perugia Maria Borio e dalla scrittrice Marisol Burgio d’Aragona. Subito dopo la conclusione di questa prima edizione della sezione speciale sta per essere varata l’edizione 2025 e si cominceranno a promuovere iniziative all’interno degli Istituti penitenziari, come ad esempio presentazioni di libri, incontri con gli autori, corsi di scrittura creativa per cui gli organizzatori saranno lieti di raccogliere le disponibilità di tutti coloro che vorranno contribuire allo sviluppo di questo progetto.

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