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Umbertide: misure cautelari per la salute dopo l’incendio nello stabilimento di fili di rame

I divieti validi nel raggio di un chilometro e in vigore fino alla conclusione delle rilevazioni ambientali

Forte apprensione, nel pomeriggio di domenica 19 gennaio, nella zona industriale di Pian d’Assino a Umbertide. Un incendio si era sviluppato all’interno di uno stabilimento che produce fili smaltati in rame ed è stato un passante a dare l’allarme intorno alle 16 ai vigili del fuoco, giunti con due squadre da Città di Castello e dalla centrale di Perugia. Il rogo ha interessato un condotto di aerazione dell’unico forno dello stabilimento e l’obiettivo numero uno è stato quello di mettere in sicurezza l’area, nella quale lavoravano due operai, rimasti illesi.

Fra le operazioni effettuate, il lento raffreddamento del forno, più prudente di uno spegnimento immediato, il che ha scongiurato il verificarsi di danni strutturali. A originare le fiamme, sembra che possa essere stato un accumulo di sporcizia e di solvente all’interno del tubo, che avrebbe bruciato per le alte temperature provocando lo scoppio. Ora, l’impianto di aerazione dovrà essere sostituito; oltre ai vigili del fuoco, sul posto sono intervenuti i carabinieri e i tecnici del Comune e di Arpa per le verifiche.

Un’ordinanza con precauzioni a tutela della salute pubblica, emessa dal sindaco Luca Carizia fin dalle 21 di domenica sera, impone la limitazione delle attività all’aperto, con particolare attenzione a quelle di natura ludico-sportiva e poi alcuni divieti: quello di raccolta e consumo di prodotti alimentari coltivati nella zona, ossia dentro il raggio di un chilometro; quello di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; quello di utilizzo di foraggi e cereali coltivati all’esterno per l’alimentazione degli animali e quello di effettuare manutenzioni straordinarie su impianti di ventilazione meccanica che prelevano aria dall’esterno. Le misure, viene specificato dal Comune, “resteranno in vigore fino alla conclusione delle rilevazioni ambientali avviate da Arpa Umbria”.

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