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Un modulo di promozione turistica per attirare visitatori in Valtiberina

Fra poche settimane entrerà in funzione una soluzione innovativa attraverso la quale tour operator italiani e stranieri potranno conoscere le attrazioni del territorio

Sono molti gli interrogativi che a un primo colpo d’occhio emergono osservando lo strano marchingegno che nel mese di luglio sarà collocato a Badia Tedalda in uno spazio esterno. Ufficialmente si chiama “Modulo MC di promozione turistica” ed è stato messo a punto dalla guida turistica di Sansepolcro Matteo Canicchi. Questi, infatti, con l’intento di creare un sistema di relazioni con i tanti tour operator conosciuti nel corso degli anni, ha appena ultimato la realizzazione di una struttura che non solo offrirà un tavolo con porte USB per la ricarica di dispositivi elettronici, ma conterrà anche un PC che con un software che è stato appositamente sviluppato per dialogare costantemente con circa 40mila tour operator italiani e stranieri. Questi ultimi riceveranno infatti informazioni e proposte per visitare la Valtiberina, ponendo in primo piano non soltanto i principali elementi di richiamo storico, artistico, culturale, ambientale e paesaggistico, ma anche le attività economiche – a partire da quelle artigianali, ricettive e commerciali – che maggiormente si identificano con l’intero territorio comprensoriale.

Grazie alla presenza di uno schermo, i fruitori che si siederanno al tavolo del modulo potranno, a titolo dimostrativo, visionare in tempo reale la fitta corrispondenza di comunicazioni che il sistema continuerà regolarmente a instaurare con i tour operator di tutto il mondo. Verosimilmente, da un punto di vista promozionale, il frequente invio di dati non sempre porterà a un effettivo ritorno turistico e di ciò è consapevole anche lo stesso Matteo Canicchi, ovvero colui che grazie al contributo tecnico dell’esperto di informatica ed elettronica Luca Meucci, ha progettato e brevettato il modulo: “Difficile al momento – ha spiegato Canicchi – quantificare l’effettivo ritorno turistico che l’interazione con i tour operator potrebbe produrre. Tuttavia, l’esperienza che ho maturato negli anni suggerisce che tendenzialmente di fronte a casi in cui si prova a coinvolgere un migliaio di operatori è facile aspettarsi un ritorno annuale minimo di almeno cinque gruppi di turisti. Considerando il fatto che il modulo invierà comunicazioni a circa 40mila soggetti, il solo 5‰ di risposte positive potrebbe ogni anno portare in Valtiberina circa 200 gruppi. Ovviamente con questi si dovrebbe poi lavorare affinché ogni visita possa virtuosamente crearne altre.”

Lo strumento ideato dovrebbe quindi contribuire ad incrementare i flussi turistici di tutta la Valtiberina, e questo a prescindere dal fatto che, come già anticipato sopra, lo stesso sarà istallato in un punto, non ancora definitivamente individuato, del territorio di Badia Tedalda. Grazie al supporto fornito da tale Comune e, in particolare, dal Sindaco Alberto Santucci, il progetto del modulo ha partecipato al Bando Borghi 2023, aggiudicandosi un contributo del Ministero della Cultura di 75mila euro. Ciò è stato possibile non soltanto in funzione del potenziale contributo benefico che lo stesso potrebbe apportare al tessuto economico locale, ma anche in considerazione del fatto che il sistema che è stato messo a punto risponde pienamente al requisito della sostenibilità ambientale. Le componenti del modulo, a partire dal computer che va ad espletare tutto il lavoro di promozione turistica, sono interamente alimentate con energia solare ed eolica: per garantire questa piena autonomia energetica nel tetto della struttura sono, non a caso, stati installati due pannelli fotovoltaici e una piccola pala che è in grado di azionarsi anche con correnti d’aria di bassa quota. Proprio l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili ha, innanzitutto, consentito di trovare una copertura economica per arrivare alla concretizzazione dell’intero progetto. In secondo luogo la possibilità di essere totalmente autonomo consentirà, soprattutto in un’ottica futura, di adottare la soluzione del modulo anche in aree non necessariamente prossime ai punti di attingimento dell’energia elettrica.

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