News

Piosina scalda i motori per la rievocazione della battitura

Si svolgerà il 17 luglio in notturna, poi festa fino alla domenica successiva. Un piccolo paese capace di far crescere sempre più questo evento

Piosina, la vivace frazione di Città di Castello, si ripropone “capitale” della civiltà contadina, delle eccellenze gastronomiche e delle tradizioni. Il suo nome si abbina sempre più con quello della battitura del grano con le metodologie tradizionali degli anni ’50 e ’60. L’evento di Piosina è diventato una vera e propria rievocazione con l’annessa festa di cinque giorni, giunta alla 41esima edizione (non si è fermata nemmeno negli anni del Covid-19), che si terrà da mercoledì 17 a domenica 21 luglio prossimi con l’appuntamento clou della battitura in programma alle 21 di mercoledì 17, seguendo un clichè oramai consolidato e sempre nel solco della storia e della tradizione contadina, perché anticamente si cominciava a battere il grano proprio di notte. Stand gastronomici con menù a chilometro zero, sport, musica per tutti i gusti nel ricco programma. Un  cartellone, denso di iniziative quello messo a punto nei minimi dettagli dalla Pro Loco di Piosina con ai vertici personaggi di primissimo piano della comunità tifernate e non solo: il presidente Luigi Perugini e il presidente onorario Bruno Allegria (per quaranta anni alla guida del sodalizio, la cui fondazione risale al 1977), affiancati da numerosi giovani consiglieri e volontari – oltre 120 e tantissimi ragazzi e ragazze – praticamente tutto il paese, che a vario titolo saranno in campo, con divise e magliette d’ordinanza, per accogliere al meglio i visitatori.

La battitura del grano, tradizione e cultura…

Il programma della manifestazione è stato illustrato nella mattinata di mercoledì 3 luglio in una location unica: la residenza storica “Il Biribino”, dove gli organizzatori per l’occasione, alla presenza degli assessori al Commercio e Turismo e Politiche Sociali, Letizia Guerri e Benedetta Calagreti; del dirigente scolastico del Secondo Circolo Didattico, Simone Casucci, assieme a una delegazione di docenti, hanno ricreato una location d’altri tempi con la tavola, la tovaglia a quadri e le prelibatezze gastronomiche, punta di diamante della rassegna, a partire dalle mitiche tagliatelle (tirate a mano con mattarello dalla signora “Beppa” Amantini) al proverbiale sugo d’oca (allevate a terra in zona), il pane fatto in casa con la farina di grano integrale di assoluta qualità, gli arrosti di carne e gli immancabili dolci, torcoli, crostate e tozzetti da gustare con vin santo di produzione locale. Una vera e propria “filiera” culinaria a chilometro zero, con tutti i prodotti provenienti dall’Altotevere.  

battitura Piosina conferenza stampa

Nata come festa paesana, col passare degli anni ha perfezionato il suo contenuto con accorgimenti particolari, suggeriti da esperti di rievocazioni, ma soprattutto dall’esperienza di anziani contadini del luogo, in modo tale da diventare – come già ricordato – una vera e propria rievocazione storica. Alla fine degli anni ’80, la Pro Loco ha acquistato una trebbiatrice con la scala perfettamente funzionante e ristrutturata in tutta la parte meccanica ed estetica tra l’anno 2020 e l’inizio del 2022, tanto che tuttora viene usata assieme ad altre 3 macchine ristrutturate circa 10 anni fa da esposizione, oltre a circa 20 attrezzi agricoli utili negli anni passati per coltivare i terreni da semina. Questa macchina viene azionata da un vecchio motore Landini a testa calda, messo a disposizione da collezionisti della zona. Anche l’abbigliamento degli addetti alla trebbiatura è curato con particolare attenzione.

Dal 2019, la “Battitura del grano” si svolge in notturna, recuperando l’antica usanza e confermandosi sempre più rievocazione storica a tutti gli effetti. Il professor Tommaso Bigi, storico e cultore delle tradizioni locali, presenterà in rassegna tutti gli inconfondibili figuranti protagonisti della serata, dal padrone al fattore fino al contadino e al frate. Un vero e proprio set cinematografico. “Di notte, perché a luglio nella nostra campagna era molto caldo anche prima del riscaldamento globale – ha detto Luigi Perugini, presidente della Pro Loco. “In origine, la battitura iniziava prima di mezzanotte e si concludeva il giorno dopo in tarda mattinata, dopo una ricca colazione e prima del lauto pranzo. A distanza di decenni, abbiamo pensato di allinearci alla realtà storica e di allargare la fruizione della rievocazione anche a chi, date le alte temperature dei pomeriggi estivi, doveva rinunciare ad assistere allo spettacolo. Nel periodo di fine giugno viene rievocata anche la mietitura del grano, che avviene tassativamente come una volta, in parte con la falce e la falciatrice e in parte con una motofalce con legatore, metodi utilizzati in quei tempi. La legatura delle grigne viene fatta a mano usando la paglia stessa, poi le stesse vengono posate una sopra l’altra formando pile a forma di croce chiamate “cavaglioni” e restano a fermentare nel campo fino al giorno prima della trebbiatura. Inoltre, dal 2015 la Pro Loco ha pensato di utilizzare il grano ricavato dalla trebbiatura in collaborazione con il molino medievale “Renzetti” ed il suo titolare, Stefano Piergentili, che è dotato di una macina a pietra azionata dall’acqua, ricavando una farina integrale che è stata utilizzata per fare un ottimo pane, sempre in collaborazione con il panificio “Il Castellano”, poi servito in occasione delle serate gastronomiche nei giorni a seguire dopo la rievocazione.”

“Oltre a far rivivere questo importante evento, durante la manifestazione la nostra associazione mette sempre a disposizione nella tavola un menù strettamente legato al meglio della cucina contadina della metà del Novecento – ricorda Perugini – riscoprendo così quei sapori altrimenti dimenticati. Nel menù degli stand gastronomici si trovano prodotti enogastronomici strettamente prodotti in Valtiberina. Le oche allevate strettamente a terra nel Comune di Città di Castello e poi cotte nel girarrosto con fuoco a legna, le carni suine macellate e prodotte e stagionate da un’azienda locale, i vini coltivati e prodotti dalla cantina nel comune di Citerna”, ha concluso Perugini. 

…ma anche storia e folklore

Sugli aspetti storici e folkloristici si è soffermato Bruno Allegria, presidente onorario della Pro Loco, che li ha descritti in maniera coinvolgente nel “libretto” di presentazione della rassegna: “Il termine festa non definisce più ormai quello che la Battitura di Piosina è diventata, grazie a una maggiore cura e a uno studio specifico sulla ricostruzione storica di dinamiche, costumi, e modalità di tradizioni”. Con la rievocazione storica della Battitura chi è tifernate riscopre la propria identità, l’origine e il significato di ciò che ci lega alla nostra terra, alla nostra comunità, che ci fa amare luoghi, abitudini, ricordi, sensazioni legate al passato e ci fa sentire che non possiamo farne a meno nel presente. Tornare a Piosina, riconnettersi al ritmo della vita contadina, alla ricchezza della terra, alla semplicità di una esistenza nella quale contano i valori umani ed è importante stare insieme, è qualcosa di spontaneo e naturale per chi vive nella nostra valle.

“Ogni estate è davvero bello ed emozionante tornare a Piosina per riconnettersi al ritmo della vita contadina, alla ricchezza della terra, alla semplicità di una esistenza nella quale contano i valori umani ed è importante stare insieme, è qualcosa di spontaneo e naturale per chi vive nella nostra città. Ecco perché siamo orgogliosi e grati nei confronti degli inesauribili volontari guidati dal presidente della Pro Loco, Luigi Perugini e da Bruno Allegria, per essere più forti di tutto e riuscire ancora oggi, dopo oltre 40 anni, a rinnovare la magia di una riunione popolare dove si incontra l’intera comunità tifernate, altotiberina ed Umbra”, hanno dichiarato gli assessori Letizia Guerri e Benedetta Calagreti, evidenziando anche la storica ricorrenza della prima scuola materna negli anni 60-70’ che ha preso il via proprio da Piosina e di cui il prossimo anno si celebra l’anniversario”. Anche il vice presidente dell’assemblea legislativa regionale, Michele Bettarelli, attraverso una nota, ha messo in risalto “l’aspetto culturale e rievocativo della rassegna: “La “battitura” ha caratterizzato tempi, abitudini, tradizioni di tutto il territorio regionale; una Regione, l’Umbria, in cui l’agricoltura è stata ed è una parte importante della nostra economia, ma anche della nostra cultura e tradizione. Oggi che anche in agricoltura molto è cambiato, un ringraziamento va alla Pro Loco Piosina, che ogni anno torna a dar vita alla “mietitura” del grano così come avveniva nei primi anni del ‘900 fino agli anni 50/60 e a celebrare nel corso della Festa – ha concluso Bettarelli – un tratto significativo dell’identità di questo territorio, ricordando le tradizioni di una volta e cercando di tramandarle alle nuove generazioni”.

CORRELATI

- Le nostre iniziative -spot_img

POPOLARI

- Partecipanti sostenitori -spot_img
spot_imgspot_img