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Nove milioni di euro alla Valtiberina per il completamento del piano irriguo

Lo stanziamento della Regione. Polverini: “Priorità ai lavori che ci interessano, prezzi minori per l’acqua e valorizzazione della diga anche a fini turistici”

L’intervento di Marcello Polverini durante l’incontro di Bettolle

Una somma di oltre nove milioni di euro per il completamento del piano irriguo nella fetta mancante di Valtiberina Toscana. La buona notizia è arrivata nei giorni scorsi da Bettolle, dove il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno aveva organizzato l’incontro con il segretario dell’autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, Gaia Checcucci, avente per argomento la ricognizione dei bisogni irrigui dell’agricoltura del comprensorio, in previsione delle scelte del governo centrale sulla gestione della diga di Montedoglio. C’erano fra gli altri anche l’assessore regionale toscano Stefania Saccardi e il presidente di Ente Acque Umbre Toscane, Simone Viti.

La Regione ha finanziato progetti per 30 milioni di euro provenienti dal governo, destinati in maggioranza alla Valdichiana aretino-senese e per quasi un terzo – come già evidenziato – alla parte di territorio valtiberino compresa fra il lungo rettilineo della provinciale Libbia e il confine con l’Umbria (zona comprendente anche l’area di Gricignano), che da anni e anni attende la realizzazione della rete irrigua di collegamento con Montedoglio. Della questione hanno parlato assieme la Regione, il segretario Checcucci e il commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica, Nicola Dell’Acqua.

Il problema nodale è la tempistica e su questo aspetto ha insistito Marcello Polverini, imprenditore agricolo di Sansepolcro nonché esponente di Cia e referente comprensoriale del consorzio Alto Valdarno, che a Bettolle ha rappresentato la Valtiberina con un preciso intervento: “Se c’è unità di intenti – ha detto Polverini – dobbiamo fare in modo che questi soldi vengano erogati nel più breve tempo possibile e che la priorità operativa venga data alla Valtiberina, in quanto zona che più di ogni altra ha subito le conseguenze della realizzazione dell’invaso artificiale, anche se oggi ne riconosce l’importanza. Aspettiamo adesso il progetto, che in settembre l’Unione dei Comuni della Valtiberina si vedrà consegnato dallo studio privato al quale lo ha commissionato, dopodichè verrà stipulato un accordo in base al quale il consorzio di bonifica si occuperà dei lavori con i soldi erogati dalla Regione. L’incontro di martedì aveva sostanzialmente il significato di sollecitazione nei confronti del governo”. Ma Polverini, sempre davanti alla platea, ha messo in evidenza altri due punti: “Occorre una differenziazione tariffaria con prezzi minori per la Valtiberina da parte di Eaut, che riceve l’acqua dai consorzi. E poi, è ora di guardare al lago di Montedoglio anche in chiave di valorizzazione turistica”.

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