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Lavori alla Buonarroti, dalla Regione oltre 176mila euro per sbloccare la situazione

Passaggio forse decisivo dopo che il comune aveva riallacciato i rapporti con la ditta incaricata

Dalla Regione Toscana arrivano ulteriori 176.577 euro per i lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico della scuola secondaria di primo grado “Michelangelo Buonarroti” di Sansepolcro, dove sei classi continuano a essere ubicate da oltre tre anni negli undici moduli prefabbricati allestiti accanto all’edificio costruito negli anni ’70. È uno degli undici immobili compresi nello stanziamento globale di 3 milioni e 178.934 euro, dei quali 2 milioni e 720.450 provenienti dal fondo per gli “interventi indifferibili e urgenti” e poco più di 458mila attinti da quello a sostegno degli enti locali che fanno fronte all’incremento dei costi per l’edilizia scolastica.

Una buona notizia, dunque, nel travagliato iter dei lavori, iniziati nell’estate del 2021 e interrotti per due volte; tuttora sono fermi, ma di recente sono stati riallacciati i rapporti con la ditta che ha in carico gli interventi: due novità che potrebbero significare sblocco decisivo della questione in senso positivo, dopo che la situazione si era fatta delicata al punto tale da costringere l’amministrazione a percorrere la strada meno gradita, ovvero la risoluzione del contratto con l’impresa appaltatrice.

Era l’agosto del 2023 quando il comune aveva dato l’incarico ai legali di avviare le procedure, salvo offrire all’azienda milanese un’ultima opportunità, approvando una delibera per l’adeguamento dei prezzi, che nel frattempo erano lievitati e anche in misura consistente; il tutto per poter evitare fino all’ultimo l’indizione di una nuova gara, che avrebbe fatto ulteriormente dilatare tempi già divenuti più lunghi del previsto. Questo appalto, partito con un importo di un milione e 700mila euro, è arrivato a due milioni e 285mila.

Il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Riccardo Marzi, aveva precisato mesi addietro come la municipalità biturgense avesse attinto a uno specifico fondo e allo stesso tempo avesse inoltrato richiesta di usufruire di un altro fondo regionale. Richiesta che è andata in porto, per cui dovrebbe a questo punto essere scongiurata anche l’attivazione del cosiddetto “piano B” che per precauzione il comune aveva predisposto. Gli edifici scolastici hanno in modo particolare pagato le conseguenze dell’adeguamento dei prezzi, in riferimento agli appalti ante-Covid.

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