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Il dottor Enrico Andolfi lascia la direzione della chirurgia dell’Ospedale della Valtiberina

Era arrivato nel maggio 2023, ora si trasferisce in Valdarno. Menichella: “Vogliamo una soluzione non più a scavalco”

Il dottor Enrico Andolfi

La chirurgia dell’Ospedale della Valtiberina si ritrova di nuovo senza direttore. Il dottor Enrico Andolfi, nominato nel maggio del 2023 dopo la partenza del precedente collega Francesco Di Marzo, si trasferirà infatti dal 1º novembre in Valdarno, alla direzione dell’unità operativa complessa del presidio La Gruccia.

La notizia è stata comunicata dalla stessa azienda sanitaria Toscana Sud Est, per cui a distanza di nemmeno un anno e mezzo siamo ancora punto e a capo con indubbio dispiacere, vista la grande competenza dimostrata da questo professionista. “Il mio ringraziamento allo staff medico ed infermieristico della chirurgia di Sansepolcro, che mi ha messo nelle condizioni di lavorare al meglio in questi anni passati in Valtiberina”, ha dichiarato il dottor Andolfi.

E adesso? Le pubbliche istituzioni della vallata si sono già mosse per avere le necessarie garanzie? “Da settimane ci stiamo lavorando – ha detto Mario Menichella, assessore alla sanità del Comune di Sansepolcro – anche se debbo ammettere che abbiamo perso una grande risorsa. D’altronde, è giusto che il dottor Andolfi prosegua il suo percorso professionale, però è altrettanto innegabile che la chirurgia del nostro ospedale, poiché vanta numeri eccellenti, meriti un’adeguata sostituzione, capace di mantenere il livello alto di prestazioni. Vi sarà ora un periodo di “vacatio” in attesa dell’assegnazione del nuovo direttore, non certo dell’attività e dalla Asl ho avuto risposta affermativa sulla richiesta principale: quella di trovare una soluzione che non sia più a scavalco”.

La scarsa attrattività di ospedali di periferia, come appunto quello della Valtiberina, non è più un mistero, per cui o si creano le giuste condizioni per una permanenza stabile, o altrimenti saranno destinati a rimanere luoghi di passaggio, a meno che un domani o a breve non vi siano medici originari della zona, più motivati nell’accettare. Intanto, la Lega – che si congratula con il dottor Andolfi – continua a rimarcare sulle carenze di organico riscontrate anche in altre divisioni e in ambito territoriale, vedi Badia Tedalda e Sestino, che hanno un solo medico di famiglia vicinissimo al pensionamento. “Auspichiamo che il dottor Andolfi venga rapidamente sostituito, assieme a tutte le figure carenti, compreso il medico dei due Comuni montani, ma presenteremo una interrogazione in Regione”, hanno dichiarato il vicepresidente del consiglio regionale toscano, Marco Casucci e il segretario locale del “Carroccio”, Luca Ciavattini.

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