A due anni dal terremoto che ha colpito Perugia e Umbertide, la comunità di Pierantonio si è riunita ieri, 9 marzo, per una cerimonia commemorativa in piazza XXV Aprile. L’evento, preceduto dalla Santa Messa officiata dall’Arcivescovo di Perugia e Città della Pieve, Monsignor Ivan Maffeis, ha visto la partecipazione di numerose autorità istituzionali, segno della forte attenzione al processo di ricostruzione.
Alla cerimonia erano presenti il Commissario straordinario alla ricostruzione, Senatore Guido Castelli, il Sottosegretario agli Interni, Onorevole Emanuele Prisco, la Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, la Sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, il Sindaco di Umbertide, Luca Carizia, il Sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, il Vicepresidente della Regione Umbria, Tommaso Bori, la Presidente del Consiglio regionale, Sarah Bistocchi, e la Consigliera regionale Letizia Michelini.
Nel corso degli interventi è stato sottolineato lo sforzo congiunto delle istituzioni nel garantire un’accelerazione alla ricostruzione, grazie all’integrazione del sisma del 2023 nel percorso avviato per il terremoto del 2016. Un passo fondamentale, come ha spiegato la Presidente Proietti, per dare certezze e prospettive a chi ha subito danni e disagi: “Abbiamo impresso una forte accelerazione alla ricostruzione grazie a un lavoro coeso tra tutte le parti coinvolte. L’inserimento di questo sisma nel percorso del 2016 ci ha permesso di tracciare una strada chiara e sicura per il futuro”.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto al “Comitato Rinascita 9 marzo” di Pierantonio e all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, definiti attori fondamentali nel sostenere il processo di riedificazione.
Sul piano operativo, il Sottosegretario Prisco ha ribadito che la scelta parlamentare di affidare la gestione della ricostruzione alla struttura commissariale straordinaria si sta rivelando efficace: “Le priorità sono ricostruire velocemente, con trasparenza e sicurezza. Dobbiamo garantire ai cittadini tempi certi, evitando speculazioni e tutelando chi lavora nei cantieri”.
A fornire dettagli sui fondi disponibili è stato il Commissario Castelli, che ha sottolineato come sia stata già tracciata una mappatura chiara dei danni: “Abbiamo effettuato oltre mille sopralluoghi, individuando circa 400 abitazioni private danneggiate, oltre agli edifici pubblici e di culto. La scorsa settimana è stato pubblicato un decreto con uno stanziamento iniziale di 90 milioni di euro per il biennio 2025-2026, destinati a progettazioni e avvio degli interventi”.
Il percorso di ricostruzione, hanno sottolineato le istituzioni, non riguarda solo il ripristino degli edifici, ma anche la ricostruzione sociale e identitaria della comunità. In questo senso, il ruolo delle amministrazioni locali e delle realtà associative come il “Comitato Rinascita 9 marzo” resta essenziale per garantire un dialogo costruttivo e una partecipazione attiva dei cittadini nelle scelte future.