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In Toscana una sentenza del Consiglio di Stato boccia le pale eoliche

Accolto il ricorso di Italia Nostra contro il progetto autorizzato sul monte Amiata: “Precedente che può cambiare il destino di Badia al Vento”

Una sentenza che può cambiare le carte in tavola nella complessa vicenda legata dell’eolico in Toscana. Un recente pronunciamento del Consiglio di Stato ha infatti bocciato il progetto di realizzazione di un nuovo impianto previsto sul Monte Amiata, accogliendo il ricorso di Italia Nostra e riconoscendo la validità delle critiche della Soprintendenza, che aveva espresso “forti perplessità per l’impatto paesaggistico”.

Questa decisione giuridica, che sancisce la preminenza della tutela del paesaggio e dell’ambiente – l’area ospita siti naturali protetti – rispetto alla realizzazione di impianti eolici, potrebbe avere conseguenze dirette anche su un’altra controversa opera: il parco di “Badia del Vento”, in attesa di autorizzazione da parte della Regione Toscana. Il progetto è stato fortemente contestato dalle istituzioni emiliano romagnole, a partire dall’assessora regionale all’ambiente Irene Priolo, che ha recentemente sottolineato i rischi ambientali ed idrogeologici legati all’operazione.

Nel frattempo il sindaco di Casteldelci, Fabiano Tonielli, non ha perso tempo e ha già affidato ai propri legali dello Studio Boldrini di Rimini il compito di approfondire la sentenza, valutando se possa costituire un precedente utile per fermare l’installazione delle pale eoliche previste al confine tosco-romagnolo. “Il paesaggio non può essere compromesso”, ha dichiarato Tonielli, sottolineando come su questo tema tutte le forze politiche regionali, da destra a sinistra, abbiano espresso una posizione unitaria di contrarietà al progetto.

Anche la Provincia di Rimini ha accolto con favore la sentenza, ritenendola un punto di riferimento giuridico per il caso che riguarda la Valmarecchia. Nello stesso solco si inseriscono le dichiarazioni delle consigliere regionali Emma Petitti e Alice Parma (PD Emilia-Romagna), che da tempo si battono contro l’eolico industriale lungo il crinale appenninico. “Si tratta di una sentenza storica”, ha dichiarato Petitti, “perché il Consiglio di Stato ha affermato una serie di principi che faranno giurisprudenza. Questo pronunciamento conferma la fondatezza delle nostre argomentazioni contro i progetti eolici di confine tra Toscana ed Emilia-Romagna”.

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Un precedente giuridico che può cambiare il destino di “Badia del Vento”

Le parti contrarie al parco eolico di “Badia del Vento” hanno quindi evidenziato le molteplici somiglianze con il progetto bocciato sul Monte Amiata, essendo entrambi caratterizzati da grandi dimensioni e situati in aree vincolate dal punto di vista paesaggistico e ambientale, dove le criticità segnalate da esperti e istituzioni sono molteplici. Se la Regione Toscana dovesse procedere con l’approvazione di “Badia del Vento”, potrebbe dunque aprirsi un nuovo fronte giuridico, con ricorsi da parte di Regione Emilia-Romagna e Comune di Casteldelci che avrebbero ora una base giurisprudenziale.

Le stesse associazioni ambientaliste e i comitati locali potrebbero impugnare l’eventuale autorizzazione al TAR, utilizzando questa sentenza come punto di riferimento per dimostrare che l’impianto viola i principi costituzionali sulla tutela del paesaggio. Andare avanti nell’iter autorizzativo significherebbe ignorare non solo le richieste delle comunità locali e delle istituzioni, ma anche una pronuncia giuridica. Comunque vada, il fronte del “no” cercherà di rafforzarsi ulteriormente, dando il via a una battaglia legale e politica. Le prossime settimane saranno decisive.

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