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Le scadenze elettorali del 2025

Pochi gli appuntamenti con le urne, ma tornate di primo o secondo livello coinvolgeranno tutto il territorio dell’Alta Valle del Tevere

Con l’avvio del 2025 facciamo una ricognizione degli appuntamenti elettorali previsti nel corso dell’anno in Alta Valle del Tevere. Di tutti i quindici comuni del territorio solo uno deve eleggere sindaco e consiglio comunale: si tratta di Monte Santa Maria Tiberina, che dopo le consultazioni del 2023 tornerà di nuovo alle urne a primavera. A motivare la chiusura anticipata della consiliatura è stata la recente elezione di Letizia Michelini nel consiglio regionale dell’Umbria e la relativa incompatibilità con la carica di sindaco.

L’esito delle regionali umbre ha determinato anche la decadenza della nuova presidente Stefania Proietti non solo dalla guida del comune di Assisi, ma anche da quella della Provincia di Perugia. A rieleggere nel corso dell’anno il presidente dell’ente, attualmente retto con funzioni vicarie dal sindaco di Passignano sul Trasimeno Sandro Pasquali, saranno tuttavia chiamati i soli consiglieri comunali delle 59 municipalità della provincia, perché si tratta di elezioni di secondo livello. Non verrà invece rinnovato il consiglio provinciale, in carica da settembre 2024 e in scadenza nel 2026. A modificare questo scenario potrebbe intervenire la riforma delle province a cui da tempo lavorano Governo e Parlamento, che tuttavia difficilmente potrà concretizzarsi in tempi stretti.

Il versante toscano della valle sarà invece interessato dalle elezioni regionali. Il precedente appuntamento, nel settembre 2020, vide l’affermazione di Eugenio Giani davanti a Susanna Ceccardi. La consultazione dovrebbe svolgersi in autunno. Al momento non è infatti previsto per le regioni lo slittamento alla primavera 2026 che invece interesserà i comuni che hanno votato nella seconda parte del 2020 (così come andranno alle urne nella primavera 2027 i comuni che hanno votato nell’autunno 2021, tra cui Città di Castello, Sansepolcro e Anghiari).

Il 2025 potrebbe inoltre vedere – tra il 15 aprile e il 15 giugno – lo svolgimento di referendum abrogativi. Quelli che hanno raccolto il numero necessario di firme e attendono il vaglio della Corte Costituzionale riguardano sicurezza sul lavoro, Jobs Act, autonomia differenziata e cittadinanza.

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