“Nessuna preclusione all’utilizzo delle acque della diga di Montedoglio in soccorso del Lago Trasimeno, purché ci sia un beneficio tariffario per l’approvvigionamento idrico degli agricoltori di Città di Castello e dell’Altotevere”. Con queste parole il sindaco Luca Secondi ha risposto, durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, all’interrogazione del consigliere del Partito Democratico Roberto Brunelli, che ha sollevato la questione delle tariffe dell’acqua dell’invaso per uso irriguo e delle difficoltà che esse comportano per il mondo agricolo umbro.
“Nel nostro territorio – ha sottolineato Secondi – abbiamo il problema del costo dell’acqua, ma non dell’acqua in sé. La diga di Montedoglio è stata fondamentale per l’agricoltura, per affrontare le crisi idriche e per garantire l’equilibrio ambientale del Tevere, nonché per contenere il rischio di piene. È una risorsa imprescindibile anche per altri territori, come Perugia, che si approvvigionano tramite l’impianto di Citerna”. Ma il nodo resta il costo del servizio: “C’è un ente gestore, l’Eaut, e un ente distributore, Afor. Questo doppio passaggio in Umbria comporta un aggravio di spesa significativo per gli agricoltori, che da tempo denunciano una condizione insostenibile. Ecco perché – ha aggiunto – abbiamo chiesto alla Regione di contenere i costi, già in occasione dell’incontro con l’assessora Simona Meloni, che ha scelto proprio Città di Castello come prima tappa del confronto con le comunità agricole”.
Secondi ha chiarito che l’eventuale utilizzo dell’acqua di Montedoglio per il Lago Trasimeno non è in discussione in sé, ma lo è la ricaduta economica per i territori fornitori: “Un intervento di soccorso avrà inevitabilmente dei costi aggiuntivi: che non ricadano sulle spalle dei nostri agricoltori. Al contrario, se si aprirà quella strada, dovrà esserci un rimborso che contribuisca ad abbattere i costi fissi”.
Nel suo intervento, Brunelli aveva evidenziato come gli agricoltori umbri paghino fino a 10 centesimi in più al metro cubo rispetto a quelli toscani. “Una differenza significativa che riduce la competitività delle aziende locali – ha detto – dovuta anche ai maggiori costi energetici per il ripompaggio e alla manutenzione della rete. L’amministrazione comunale deve sostenere le richieste degli agricoltori e farsi portavoce di una battaglia per la riduzione delle tariffe presso Regione, Afor ed Eaut”. Il consigliere ha accolto positivamente le parole del sindaco, auspicando che “le dichiarazioni di intenti si traducano in azioni concrete per alleviare una condizione che penalizza il nostro settore primario”.