Ogni martedì pomeriggio ad Anghiari si riunisce il Circolo di scrittura autobiografica a distanza, un progetto della Libera Università dell’Autobiografia promosso da Stefanie Risse e attivo dal 1999. L’esistenza del Circolo ruota attorno alla corrispondenza epistolare e si articola in un gruppo di persone provenienti dall’Italia e dall’estero che comunicano attraverso lettere manoscritte.
Ai partecipanti vengono proposti degli argomenti autobiografici e a tutte le lettere che arrivano i vari corrispondenti locali rispondono proponendo un nuovo argomento da sviluppare, dando il via così ad uno scambio epistolare davvero interessante. L’archivio custodisce oltre 5mila lettere (10mila se si contano anche le risposte) provenienti da tutto il mondo, materiale che viene poi impiegato per la creazione di libri autobiografici o antologie.
“La mia idea è nata in seguito agli studi intrapresi, mi ha sempre affascinato l’aspetto del racconto, delle storie e come la storia dell’individuo si intreccia con la grande storia” ci racconta Stefanie che abbiamo incontrato insieme ad Anna Noferi, una delle corrispondenti del Circolo. “Sono arrivata dalla Germania in questa zona negli anni ’80 e ho preso contatti con Saverio Tutino, il fondatore dell’Archivio Diaristico di Pieve Santo Stefano con il quale poi ho iniziato una collaborazione per creare una rete con l’estero che incentivasse lo ‘scambio di storie’ fra paesi. Nel 1999 in Germania mi sono attivata per la fondazione di un archivio parallelo a quello della Pieve, l’Archivio diaristico tedesco che ancora esiste ed è molto importante.



Contemporaneamente a questo movimento Saverio Tutino pensò che fosse bello poter creare un’istituzione che si dedicasse alla promozione della scrittura, intesa come una sorta di terapia. La mia idea, quindi, si è diretta verso un’iniziativa epistolare. Quando abbiamo iniziato nel 1999 le persone anziane non usavano il computer, abbiamo così puntato sull’uso della lettera dando la possibilità di scrivere a tutti. Abbiamo contattato alcune realtà estere, tanto che le prime lettere che ci sono arrivate perlopiù erano provenienti dall’estero. Ogni martedì i corrispondenti si riuniscono qua ad Anghiari e leggono le lettere che sono arrivate, ognuno di loro poi ne porta a casa una, rispondendo e proponendo sempre nuovi argomenti che in totale sono 25. Di ogni scrivente conserviamo tutte le lettere in una cartella insieme a quelle dei corrispondenti. Al termine dei 25 argomenti offriamo loro la possibilità di stampare un libro con tutte le lettere raccolte, può rimanere come bel ricordo”.
Le lettere inviate e le risposte ricevute dai corrispondenti creano una grande comunità epistolare che mantiene ben salde le radici in quel passato che non vuol essere dimenticato. Le esperienze intime e personali di ognuno diventano, così, esperienze di vita che vengono condivise con persone da tutto il mondo e ogni ricordo assume una luce nuova nella contemporaneità.
“Una volta all’anno mandiamo a tutti l’invito di scrivere su un certo tema e questi testi poi li raccogliamo in dei libri” continua Stefanie. “Fra i libri che abbiamo pubblicato ce n’è uno dedicato alla scrittura a mano, è uno dei nostri libri più importanti. La scrittura a mano viene molto valorizzata ultimamente, ma nessuno si è mai dedicato a capire come ci si sente quando si scrive a mano o come ci riconosciamo nella nostra grafia, il tutto collegato anche alle emozioni di ricevere una lettera. Questo libro lo abbiamo presentato anche in convegni perchè è unico nel suo genere. Una volta all’anno, a settembre, la Libera Università organizza un Festival dedicato all’autobiografia e in quell’occasione presentiamo sempre i nostri nuovi libri”.