A Palazzo del Podestà a Città di Castello sarà possibile visitare fino a domenica 30 marzo la mostra “Le essenze del sacro. Profumi e riti nelle feste di Adone”, restituzione espositiva a conclusione del percorso di alternanza scuola-lavoro che ha visto impegnati 15 studenti delle classi quarte del Liceo Plinio il Giovane nel progetto di scavi dell’Università degli Studi di Perugia presso il sito archeologico di Gravisca, a Tarquinia.
L’esposizione vuole raccontare, attraverso pannelli espositivi, cartonati e foto il mito di Adone di cui proprio a Gravisca, antica porto di Tarquinia, è stato ritrovato un antico santuario emporico a lui consacrato. I ragazzi hanno avuto la possibilità di toccare con mano il lavoro degli archeologici, potendo loro stessi partecipare attivamente agli scavi sotto la direzione del Prof. Lucio Fiorini, docente di metodologia della ricerca archeologica presso la Facoltà di Ingegneria di Perugia e attualmente direttore degli scavi di Gravisca.
Da anni la scuola tifernate collabora con l’ateneo perugino offrendo, così, la possibilità agli studenti sia di approfondire la conoscenza dell’archeologia e dell’architettura sia di partecipare essi stessi alle varie fasi di ricerca. “Da qualche anno proponiamo il progetto Gravisca, di cui proprio questa mostra rappresenta la fase conclusiva” è quanto detto dalla professoressa Elsa Nardi, responsabile del progetto insieme alla professoressa Sabine Crispoltoni.
“Questa esposizione è stata incentrata sul mito di Adone di cui si raccontano feste e riti a lui dedicati, il tutto collegato al tema dei profumi e delle essenze. Proprio presso il tempio di Adone a Gravisca si svolgevano anticamente delle feste a cui partecipavano principalmente donne che ogni 23 luglio celebravano il ritorno del Dio. Queste feste ripercorrevano l’intero mito, ovvero l’incontro di Adone con Afrodite, la morte del giovane, l’annuncio della sua morte e la deposizione nel sepolcro. La leggenda narra che dal sangue di Adone nacque l’anemone, bellissimo fiore molto delicato e senza profumo, a simboleggiare la fragilità dell’esistenza. Si è scoperto, poi, che la festa di Adone a Gravisca era anche una festa del profumo, dato il ritrovamento di tanti vasetti contenenti essenze profumate, balsami e unguenti. Da qui, l’idea di questo percorso espositivo”.






