Pioggia e buche sull’asfalto: il problema, che diventa una sorta di causa-effetto, si è ripresentato nella mattinata di martedì 15 aprile lungo la carreggiata nord della E45 nel breve tratto in territorio umbro (ma vicino alla Toscana) compreso fra l’uscita della base logistica di Cerbara a Città di Castello e quella successiva di Selci Lama, nel Comune di San Giustino. Tre chilometri e poco più, chiusi alla circolazione dalle 9 e per diverse ore, che hanno costretto automobilisti e camionisti a uscire dalla quattro corsie, a percorrere un breve tratto di strada normale e poi a rientrare.
Peraltro, qualche minuto prima proprio sul pezzo chiuso si era anche verificato un incidente, con una Fiat Panda che – proprio a causa probabilmente delle condizioni del manto stradale – è sbandata, urtando il guard-rail e terminando la corsa al centro della carreggiata; la donna al volante dell’auto, soccorsa dal 118, ha riportato ferite ed era in preda a uno stato di shock. Barre abbassate, quindi, a Cerbara per chi voleva imboccare la E45 in direzione di Cesena e operai dell’Anas al lavoro per tappare le tante buche che stavano minacciando la sicurezza. Di conseguenza, tempi allungati per chi procedeva verso Toscana ed Emilia Romagna, seppure non vi siano state code o rallentamenti all’altezza di Sansepolcro.
Ma questo è stato soltanto il capitolo più fresco di uno stato di disagio nel quale la E45 è ripiombata a seguito delle ultime prolungate precipitazioni, perché sul versante appenninico c’è altrettanto e da giorni le buche si stanno riformando. Se la situazione atmosferica non dovesse migliorare (pare che per l’intera settimana di Pasqua si dovranno fare i conti con le incertezze del tempo), il catrame steso rischia di essere efficace sul momento, ma di avere una durata limitata. Nessuna novità sostanziale, allora: questo è il destino della E45, fino a quando non si deciderà di intervenire seriamente su di essa.