Il territorio tifernate si conferma una delle tappe fondamentali lungo i cammini spirituali dell’Umbria, con numeri in costante crescita nell’accoglienza dei pellegrini. Durante un incontro a Città di Castello, alla presenza del vescovo Luciano Paolucci Bedini, della presidente dell’associazione “Le Rose di Gerico” Angelica Lombardo, del sindaco Luca Secondi e della giunta comunale, sono stati presentati i dati relativi all’ospitalità religiosa nel comprensorio altotiberino da marzo a dicembre 2024.
Oltre 1.500 pellegrini accolti
Secondo i dati raccolti dalla Diocesi, nel periodo analizzato sono stati accolti 1.507 pellegrini nella sola ospitalità donativa della città. La maggior parte di essi (1.088) proviene dall’Italia, ma il flusso di viandanti dall’estero resta significativo, con presenze da Germania (71), Francia (63), Brasile (42), Spagna (36) e Austria (32).
A livello territoriale, i punti di accoglienza più frequentati sono stati il monastero del Santissimo Crocifisso di Citerna (489 pellegrini), l’ostello Pieve de’ Saddi (473) e il rifugio Betania di Pietralunga (1.632). Questi numeri confermano la crescente importanza del turismo religioso e del movimento legato ai cammini francescani, che continuano ad attrarre viaggiatori spinti dalla fede, dalla ricerca interiore o semplicemente dal desiderio di percorrere itinerari immersi nella natura.
Verso il Giubileo 2025: inclusione e accessibilità nei cammini
L’incontro ha rappresentato anche un’importante occasione per tracciare le prospettive future dell’accoglienza dei pellegrini in vista del Giubileo 2025 e dei giubilei francescani, che culmineranno nel 2026 con l’anniversario della morte di San Francesco.
“Il nostro territorio ha la fortuna di essere attraversato dalla Via di Francesco, un cammino sempre più frequentato da persone di ogni età e provenienza”, ha sottolineato il vescovo Paolucci Bedini. “Dobbiamo investire su un’accoglienza che non sia solo logistica, ma che rappresenti un’esperienza di incontro e condivisione. Inclusività e accessibilità devono diventare parole chiave nel turismo dei cammini.”
Su questo aspetto si concentra l’azione dell’associazione “Le Rose di Gerico”, che lavora per rendere il pellegrinaggio accessibile a tutti, attraverso la creazione di percorsi adeguati alle persone con disabilità e la promozione di un’ospitalità solidale. “Non si tratta solo di numeri”, ha evidenziato Angelica Lombardo, “ma di storie di incontro e di trasformazione. Il pellegrinaggio non è solo uno spostamento fisico, ma un cammino interiore che richiede supporto e accoglienza.”
Iniziative per il Giubileo: turismo lento e cammini inclusivi
L’incontro ha visto anche la presentazione di due eventi in programma per marzo, finalizzati a sensibilizzare istituzioni e comunità sull’importanza di un turismo lento e accessibile:
- 15 marzo: Conferenza “Oltre i limiti: turismo lento e cammini inclusivi”, per approfondire il tema dell’accessibilità nei percorsi spirituali e naturalistici.
- 16 marzo: Corso di formazione sulla conduzione della Joëlette, un ausilio per il trekking destinato alle persone con disabilità.
“Città di Castello e il comprensorio altotiberino si confermano una destinazione amata dai pellegrini di tutto il mondo”, ha dichiarato l’assessora al sociale Benedetta Calagreti. “La collaborazione tra Diocesi, associazioni e istituzioni è essenziale per sviluppare progetti che sappiano coniugare tradizione, inclusione e innovazione.”
Durante l’evento, sono stati annunciati anche nuovi progetti legati al Giubileo, tra cui l’istituzione di un timbro speciale dedicato agli 800 anni del Cantico delle Creature, disponibile per i pellegrini nella chiesa di San Francesco.