Ha perso mezzo punto percentuale nel 2024 la popolazione complessiva degli otto Comuni dell’Altotevere Umbro, sempre con riferimento le date del 31 dicembre. Il calo dalle 74.620 unità di fine 2023 alle 74.239 di fine 2024 ha prodotto infatti una differenza in negativo di 381, corrispondenti a un -0,51%. Città di Castello, la realtà più popolosa, si è mantenuta sopra quota 38mila (38.101 per l’esattezza), ma è scesa di 237 abitanti; anche il secondo Comune del comprensorio, quello di Umbertide, ha registrato nei dodici mesi una diminuzione di 123 residenti: erano 16.507 e lo scorso 31 dicembre sono passati a 16.384. Cali consistenti, in relazione alle dimensioni, sono da considerare il -23 di Monte Santa Maria Tiberina (da 1.095 a 1.072) e di Lisciano Niccone, ora sotto i 600 abitanti (da 616 a 597), mentre tiene sostanzialmente Montone – che ha contenuto il calo a -7, da 1.566 a 1.559 – e San Giustino è sceso da 11.111 a 11.085 residenti. Le uniche in controtendenza sono Pietralunga e Citerna, con rispettivamente un +34 e un +20. Pietralunga è adesso a quota 2.048, Citerna è arrivata a sfiorare 3.400, toccando i 3.393.
Saldi naturali tutti negativi, con Città di Castello salita da -219 a -253; negli altri casi, variazioni più contenute ad eccezione di Lisciano Niccone, che aveva la differenza positiva di uno nel 2023 (salto a -8), mentre Pietralunga ha registrato una differenza minore (-11) rispetto al -38 dell’anno precedente. Sta di fatto che il saldo naturale complessivo degli otto Comuni è salito ancora: -459 contro il -432 del 2023, con quello migratorio che compensa poco più di un terzo del gap. La variazione in positivo di 166 è comunque un eccellente risultato in rapporto al +46 del 2023. Umbertide è primo in questa speciale graduatoria con un +48, seguito dall’impennata di Pietralunga con 47, poi San Giustino con 42, Citerna con 35, Città di Castello con 17 e Montone con 4. Monte Santa Maria Tiberina e Lisciano Niccone sono sotto anche nella differenza fra nuove iscrizioni e cancellazioni: -16 per Monte Santa Maria e -11 per Lisciano Niccone.
L’altro dato preso in considerazione riguarda gli stranieri, saliti complessivamente di 118 unità: dai 7.734 del 31 dicembre 2023 siamo arrivati ai 7.852 del 31 dicembre 2024, che occupano una fetta del 10,58% sulla popolazione totale, aumentando dello 0,22% nel raffronto fra gli ultimi due anni. Incremento di 168 a Città di Castello, di 19 a San Giustino, di 17 a Pietralunga, di 9 a Montone e di 8 a Citerna e Monte Santa Maria Tiberina. Calo di 104 unità a Umbertide e di 7 a Lisciano Niccone.
“Non c’è voglia di fare figli”, dice il sindaco Luca Carizia
“Premesso che abbiamo avuto un saldo migratorio positivo con un numero doppio a quello negativo del saldo naturale, direi che l’incremento demografico di Citerna – ha commentato il sindaco Enea Paladino – sia dovuto principalmente a due fattori: l’occupazione che garantiscono le aziende con sede nel nostro Comune e la buona qualità della vita che abbiamo, il che può spiegare in parte anche il piccolo aumento nel numero degli stranieri. Ricordo, comunque sia, che anche dai Comuni limitrofi al nostro sono arrivati nuovi residenti”.
Di scostamenti “fisiologici” ha parlato Letizia Michelini, primo cittadino di Monte Santa Maria Tiberina, precisando come siano frequenti nei Comuni più piccoli. Punta invece l’indice su un altro aspetto Luca Carizia, sindaco di Umbertide, Comune che ha perso in un anno oltre 100 residenti: “La crisi dell’automotive non c’entra – premette – perché si tratta a mio avviso di una questione culturale. Il saldo naturale negativo è subito spiegato: i decessi sono superiori alle nascite non perché si muore di più (il dato è in linea con quello degli anni passati), ma perché si nasce di meno. I costi legati al mantenimento di un figlio sono un primo fattore deterrente in tal senso, ma credo che il motivo principale sia legato all’egoismo del benessere. Chi va avanti con anche un buono stipendio ha sempre più la tendenza a godersela, pensando magari alle prospettive future e alle incertezze che il mondo attuale offre (e che quindi scoraggiano le nascite) e anche al fatto che educare e far crescere un figlio è dispendioso non soltanto dal punto di vista economico. Si nasce di meno perché semplicemente non c’è voglia di fare figli ed è chiaro che poi la popolazione diminuisca”.
Il dato aggregato: 103.110 residenti nei 15 Comuni
Sommando i 74.239 abitanti degli otto Comuni dell’Altotevere Umbro con i 28.871 dei sette della Valtiberina Toscana, si ottiene un totale 103.110, tanti sono i residenti che contano le 15 municipalità dell’Alta Valle del Tevere tosco-umbra. Una realtà territorialmente omogenea, che insieme raggiunge la popolazione di un importante capoluogo di provincia. È un numero che dà forza all’idea di una vallata unità anche se divisa da un confine politico-amministrativo.
E nel computo aggregato, ci sono 319 abitanti in meno rispetto ai 103.429 di fine 2023, seppure con una differenza: la Valtiberina Toscana ha aumentato (di poco, è vero, ma registra un +62), l’Altotevere Umbro ha diminuito. Saldi naturali negativi ovunque (ma non è più una notizia) e saldi migratori positivi, ma non in tutti i casi. Gli stranieri sono in assoluto più numerosi sul versante umbro, ma con un 1% in meno rispetto alla parte toscana: 10,58% contro l’11,57%. Complessivamente, sono 11.194 (poco più della intera popolazione di San Giustino), pari a quasi il 10,86% del totale e comunque il loro trend è in aumento.