News

Moria di pesci sul Tevere a Promano, attivati i protocolli regionali

Lo riferisce Arpa Umbria: "I dati raccolti finora non mostrano anomalie". Prelevati alcuni esemplari per ulteriori analisi

Decine di pesci morti nel Tevere in località Promano, nel territorio comunale di Città di Castello. La segnalazione è arrivata ieri mattina, 4 luglio, da un pescatore della zona e ha immediatamente fatto scattare i protocolli previsti dalle nuove Linee Guida regionali per la gestione delle morie di fauna ittica.

Sul posto sono intervenuti gli operatori dell’Arpa Umbria, il Servizio Sanità Animale della Usl Umbria 1 e la Polizia Provinciale, che hanno confermato la presenza di circa 100-150 esemplari senza vita, in gran parte appartenenti alla specie Barbo, con una minor presenza di Cavedani. Tra gli animali recuperati figurano sia esemplari giovani che adulti, alcuni dei quali di oltre 2 chilogrammi di peso.

I pesci si trovavano accumulati in una zona di calma del fiume, subito dopo un piccolo salto in località Promano. Secondo quanto riferito dal pescatore, alcuni esemplari sarebbero stati trasportati dalla corrente, suggerendo che l’episodio possa essere avvenuto più a monte.

ARPA ha già effettuato i primi controlli sui parametri ambientali e sull’acqua, sia grazie al monitoraggio continuo garantito dalla centralina fissa situata a Santa Lucia, circa 6 km a monte, sia con campionamenti diretti. I dati raccolti finora non mostrano anomalie, con livelli di ossigeno disciolto e temperatura nella norma. Tuttavia, a fini precauzionali, sono stati prelevati campioni per ulteriori analisi di laboratorio.

Intanto, la USL ha informato il Comune di Città di Castello, che dovrà provvedere alla rimozione delle carcasse. La Polizia Provinciale sta ispezionando altri tratti del fiume e degli affluenti alla ricerca di eventuali altri episodi o possibili sversamenti illeciti.

Il caso rappresenta la prima concreta applicazione delle nuove Linee Guida emanate dalla Regione Umbria lo scorso 30 giugno, che prevedono un intervento rapido e coordinato tra tutti gli enti coinvolti in situazioni di criticità ambientale. I risultati degli esami sui pesci prelevati, che saranno condotti presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria-Marche, permetteranno di chiarire le cause della moria.

spot_imgspot_img
spot_imgspot_img