Nel 2023 in Valtiberina toscana è stata giocata d’azzardo una media di 1.787 euro a testa. Il dato misura esclusivamente le puntate legali, quelle cioè registrate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ed è calcolato suddividendo per tutti gli abitanti dei sette comuni la raccolta complessiva, che tra canali fisici e telematici ha superato i 51 milioni di euro.
Sansepolcro è il comune con la cifra pro capite più elevata: nel capoluogo pierfrancescano, infatti, si sono raggiunti i 2.200 euro, superando la media provinciale (1.975 euro) e avvicinandosi a quella regionale (2.215). Più bassi i numeri in tutti gli altri comuni, con Badia Tedalda, Caprese Michelangelo e Monterchi sotto i mille euro.
Gioco fisico e gioco telematico
Il gioco d’azzardo legale si distingue fra quello che si svolge in luoghi fisici (onsite), quindi in bar, tabaccherie, ricevitorie, sale scommesse, casinò o sale bingo; e quello nei canali telematici (online), cioè app e siti web utilizzati attraverso smartphone, tablet e pc.
La proporzione fra i diversi canali è cambiata drasticamente negli ultimi anni: nel 2017 in Valtiberina si giocarono quasi 33 milioni di euro onsite e 7,85 milioni online, mentre nel 2023 le due modalità si sono divise pressoché equamente i 51 milioni totali, con il gioco telematico che ha prevalso di poco. A velocizzare questo processo hanno contribuito la pandemia e le conseguenti limitazioni agli spostamenti, che hanno ridotto il gioco fisico mentre il gioco telematico segnava un’ascesa significativa.
Il successivo recupero del gioco fisico non ha riportato questo tipo di dato sui livelli pre-pandemia, tanto a livello di vallata quanto di provincia e regione. La tendenza non è però uniforme nei singoli comuni valtiberini: a Sestino, per esempio, si è giocato nei canali fisici più nel 2023 che nel 2017, e a Monterchi il dato più alto si è registrato nel 2022. La crescita del gioco telematico, d’altro canto, non si è registrata a Badia Tedalda e nella stessa Monterchi, mentre ha segnato un’impennata a Sestino ed è cresciuta di molto anche a Caprese Michelangelo, Sansepolcro e Pieve Santo Stefano, portando l’incremento valtiberino sopra le medie provinciali e regionali.
Proprio Pieve Santo Stefano è il comune con la media pro-capite più alta per quanto riguarda il gioco telematico, mentre Sansepolcro, complice anche la maggior diffusione di luoghi dedicati, prevale largamente nel gioco fisico.
Le tipologie di gioco più diffuse
I dati del 2023 in Valtiberina mostrano che, fra i tipi di gioco in luoghi fisici, le slot machine (9 milioni) continuano a rappresentare una quota significativa della spesa, seguiti da Gratta e Vinci (5,86 milioni), videolottery (4,1 milioni) e Lotto (3,97 milioni).
Sul fronte del gioco telematico prevalgono i giochi di abilità (come il poker), che con oltre 19 milioni di euro giocati costituiscono la fetta maggiore in assoluto, e le scommesse sportive (5,6 milioni).
I canali fisici e telematici si differenziano anche per le probabilità di vincita: sempre analizzando i dati dei sette comuni nel 2023, si nota che onsite si è perduto quasi il 30%, mandando in fumo 7,35 milioni di euro; online, invece, le perdite sono rimaste sotto il 6%, costando comunque ai giocatori d’azzardo valtiberini un milione e 430mila euro in un anno.
Il gioco d’azzardo patologico è un disturbo comportamentale con importanti conseguenze sociali ed economiche. Questo articolo apre un ciclo di approfondimenti che accompagna il progetto “Più gioco, meno azzardo”, promosso dalla Zona Distretto Valtiberina della Asl Toscana Sud Est attraverso il Servizio Dipendenze (Ser.D.) e con la collaborazione di numerose realtà locali.
Per la realizzazione di questo articolo la redazione di TTV.it ha rielaborato dati provenienti dal portale Agorà Telematica per il monitoraggio del gioco d’azzardo in Toscana, progetto della Regione Toscana in collaborazione con CNR-IFC, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Aziende USL della Toscana e ANCI Toscana.