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Augusto Smargiassi: “Il karting, la mia grande passione”

Il giovanissimo pilota di Trestina, classe 2010, è l’unico umbro a partecipare al Campionato Nazionale nella categoria Junior

Giovanissimo, ma con le idee già chiare sul suo futuro. Augusto Smargiassi, classe 2010 di Trestina, è un giovane pilota di karting ed è l’unico ragazzo umbro a partecipare al Campionato Nazionale KZR Championship nella categoria Junior. 

La sua passione per i motori è eredità paterna e fin da piccolo ha sempre guardato le corse di auto in tv, sognando di poter lui stesso correre un giorno su quei circuiti prestigiosi. Dal 2024 la passione si è concretizzata con il karting e, da febbraio di quest’anno, la decisione di partecipare al Campionato Nazionale che conta sette gare distribuite in tutta Italia, di cui le prime due già disputate nei circuiti di Ortona e Corridonia.

Sei l’unico umbro a partecipare a questo Campionato Italiano di karting, una bella soddisfazione

Sì, essere l’unico ragazzo dall’Umbria mi rende molto felice perché non è uno sport molto praticato, soprattutto nella nostra zona e spesso è anche poco conosciuto. Il karting mi piace tantissimo, soprattutto mi piace essere uno dei pochi che lo pratica.

Quando hai iniziato ad appassionarti?

Mi sono appassionato guardando le corse di Formula 1 in famiglia, poi sono passato al simulatore e da lì la passione è aumentata sempre più, fino a decidere un giorno di correre in pista per davvero. In accordo con i miei genitori abbiamo deciso di partecipare al Campionato Italiano che mi sta dando delle belle soddisfazioni. Dopo le prime due gare mi trovo ad essere quinto in classifica, nonostante nella gara di apertura ad Ortona ho avuto un problema importante al motore. Nella Categoria Junior in totale siamo tredici ragazzi a partecipare, tutti fra i 13 e i 17 anni.

Come si svolge un week end di gara?

La gara si svolge di domenica, io parto sempre un giorno prima perché il sabato ci sono le prove libere. La durata della singola gara dipende dal circuito, generalmente dai 10 ai 12 giri totali. È abbastanza impegnativo perché sto fuori tutto il fine settimana, ma questa è la mia passione e sono contento così.

Hai un pilota che segui o che ti piace particolarmente?

Ne ho due, Senna e Verstappen. Senna indubbiamente per quello che ha fatto negli anni e per il grande campione che è stato, mentre di Verstappen mi piace lo spirito e il fatto che riesce sempre a distinguersi dagli altri piloti che partecipano al suo stesso campionato.

Qual è il momento più complesso da gestire in gara?

Sicuramente per me il giro di formazione. È un giro molto lento e di attenzione, spesso la mente inizia a ragionare su tutto quello che potrebbe succedere e il rischio di distrarsi è alto, mentre quando corro non penso a nulla, corro e basta, poi tutte le azioni me le riguardo con calma dagli highlights. 

Hai un sogno per il futuro?

So che è un sogno molto difficile da raggiungere, ma sicuramente mi piacerebbe poter correre in Formula, anche Formula 4, ma comunque un campionato importante di auto. Per ora, mi piacerebbe vincere qualche gara di karting, la gara a Corridonia è andata molto bene, sono arrivato secondo e ho combattuto fino all’ultimo per la prima posizione. Penso che in questo sport ci vuole talento e anche un pizzico di fortuna.

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