Un imprenditore di Sansepolcro nel ruolo di coordinatore del Gruppo Giovani dell’Associazione Marchi Storici d’Italia, nato nei giorni scorsi a Roma. È Tommaso Inghirami, 35 anni, in rappresentanza della Ingram, autentica istituzione della camiceria nazionale; l’azienda è stata fondata nel 1949 dal nonno, l’avvocato Fabio Inghirami ed è stata portata avanti dai figli: alla testa c’è Giovanni, padre di Tommaso e quest’ultimo – come già specificato – è uno degli oltre quaranta manager impegnati nel tutelare, preservare e valorizzare il patrimonio industriale e imprenditoriale italiano, con l’obiettivo di rafforzarne in futuro la competitività.
Il battesimo nella Capitale è avvenuto alla presenza del ministro delle imprese e del “made in Italy”, Adolfo Urso; proprio questo dicastero ha avuto il compito di conferire la legittimazione alle aziende che possono fregiarsi di essere rientrate fra i marchi storici. In altre parole, il compito principale è quello di essere i custodi del “saper fare” all’italiana e, al fine di avviare un dialogo con le istituzioni, è stato presentato il “Manifesto per il 2030”, un documento che, alla luce del “Libro Verde Made in Italy 2030” elaborato dal ministero, propone una visione strategica per valorizzare i marchi storici come pilastri del “made in Italy” e promotori di una politica industriale sostenibile e innovativa al 2030. Dieci punti che affrontano temi quali sostenibilità, formazione e innovazione, evidenziando l’importanza di promuovere una strategia che favorisca il passaggio generazionale anche a livello fiscale, che disincentivi la contraffazione e la delocalizzazione e che rafforzi il legame tra i marchi storici e i territori d’origine, a tutela delle tradizioni produttive locali.
“Il Manifesto intende essere una guida per il dialogo con il ministero delle imprese e del “made in Italy” – spiega Inghirami, coordinatore assieme a Federica Morgante – al fine di rafforzare la competitività del sistema produttivo italiano, garantendo la trasmissione generazionale e la continuità di valori. Le nostre richieste alle istituzioni vanno dalla tutela e promozione del marchio storico al supporto del ricambio generazionale e valorizzazione del “family business”, all’integrazione della sostenibilità come valore strategico attraverso la sinergia tra imprese e territorio. Ognuno dei dieci punti è stato pensato dal Gruppo Giovani dell’associazione, nella convinzione di essere eredi di un patrimonio industriale unico al mondo che deve essere tutelato, difeso e promosso coniugando la tradizione con l’innovazione”. Soddisfatto anche il ministro Urso: “Dal 2020, con l’istituzione del registro speciale, sono state presentate 968 istanze e 813 di esse sono state accolte, a conferma dello straordinario spirito imprenditoriale italiano, che ci colloca tra i primi quattro Paesi per valore dell’export”.
Ha preso poi la parola il cavaliere del lavoro Armando De Nigris, presidente del Gruppo Giovani e vicepresidente dell’Associazione Marchi Storici d’Italia: “La volontà di fondare il Gruppo Giovani dell’Associazione Marchi Storici d’Italia nasce dalla consapevolezza del fatto che i nostri figli e i nostri nipoti svolgeranno attività di impresa in contesti diversi rispetto a quelli nei quali abbiamo operato noi – ha dichiarato De Nigris – e oggi il passaggio generazionale è una realtà che non tocca solo le grandi aziende, ma anche le piccole e medie imprese: affinchè il nostro patrimonio e il nostro know-how venga preservato, è essenziale un approccio sistemico da parte del governo e delle istituzioni che incentivi la continuità”.
“Il nostro Gruppo Giovani si propone come punto di riferimento per il confronto tra le nuove generazioni di imprenditori e manager, creando uno spazio di dialogo e sinergia per condividere sfide, soluzioni e strategie a sostegno del rinnovamento delle imprese storiche – ha aggiunto Federica Morgante – e l’obiettivo è quello di rafforzare la collaborazione tra imprese, istituzioni e realtà giovanili, affrontando insieme le sfide future con una visione condivisa. Come giovani imprenditori, siamo orgogliosi di far parte o poter in futuro far parte di aziende storiche, patrimonio inestimabile del nostro paese, ispirandoci ai valori di tradizione, qualità e autenticità, e combinandoli con un’innovazione responsabile che guarda al futuro, sempre attenti agli impatti sociali e ambientali”.
Nell’ottica di valorizzare trasversalmente il management under 40, il Gruppo è aperto a tutti i giovani dirigenti delle imprese “Marchio Storico”, siano essi interni o esterni alle famiglie fondatrici.