Partire da un foglio bianco per raccontare il proprio mondo. Sabato 1º marzo alla CasermArcheologica di Sansepolcro si terrà un workshop dedicato alla produzione di fanzine, ovvero piccole opere cartacee molto in voga negli anni ‘70. A proporlo sarà la rivista RatPark Magazine, trimestrale culturale indipendente di Firenze, che torna in Valtiberina per la seconda volta. Dopo il successo dello scorso anno ad Anghiari, la redazione riproporrà il suo laboratorio in una forma nuova legata al tema del suo prossimo numero in uscita il mese prossimo dal titolo La Truffa. Un progetto interamente manuale e interattivo, improntato alla creatività, nel quale, partendo da oggetti di uso comune, si possono creare piccole opere d’arte.
Ma cos’è una fanzine? Si tratta di un piccolo prodotto cartaceo simile a un pamphlet, realizzabile a partire da un semplice foglio di carta o cartoncino, il quale, debitamente ripiegato, permette di ottenere un libretto di poche pagine. Le sue origini sono incerte, tuttavia se ne può tuttavia trovare traccia già nei gruppi letterari statunitensi del XIX secolo, che ad un certo punto si riunirono nell’Amateur Press Association per pubblicare tramite stampa amatoriale raccolte di racconti, poesia e saggi. Il nome deriva dall’unione delle parole “fan” (appassionato) e “magazine” (rivista), questo perché le fanzine sono storicamente collegate alle subculture i cui membri volevano raccontare con la scrittura o le immagini. Le fanzine sono state, infatti, anche un fortunato formato di stampa underground, utile alla diffusione delle movimenti culturali, grazie alla loro facile riproducibilità tecnica e al basso costo di produzione.
A prescindere dalla genesi storica, la fanzine è concettualmente uno spazio compatto dove è possibile esprimere la propria vena artistica e che può diventare la custodia di sogni, interessi, pensieri e passioni, ottima sia per custodire, come un diario, quanto per divulgare, come un opuscolo.



Il workshop si svolgerà sabato 1 marzo dalle 16 alle 18 e sarà tenuto da Marta Civai, graphic designer e art director della rivista, che ha dichiarato: “Mi piace progettare laboratori creativi e manuali, in cui poter allenare l’immaginazione e semplicemente ‘fare’ senza dover pensare al risultato finale”. Il prezzo per l’iscrizione è di 20 euro e il corso, per ragioni di spazio, è a numero chiuso con un massimo di 20 posti disponibili. Non ci sono limiti di età per partecipare.
A seguire, dalle 18 alle 20, la redazione di RatPark presenterà l’ultimo numero edito della rivista dal titolo Radici, pubblicato il 21 gennaio 2025. Un evento di presentazione a ingresso libero che non servirà solo a promuovere la rivista ma anche a parlare del tema dell’origine, del passato, del mondo da cui veniamo e dei ricordi, ovvero l’insieme delle declinazioni con cui possiamo intendere il tema della “radici”. Una conversazione intergenerazionale. La redazione di RatPark, composta da under 30, dialogherà le esponenti di CasermArcheologica, che da 12 anni portano avanti un lavoro di riqualificazione urbana e offerta culturale, e con Gianni Beretta, giornalista del quotidiano “Il manifesto” con oltre 40 anni di carriera.
RatPark Magazine, rivista fondata a Firenze nel settembre 2022, è un progetto emergente nel mondo dell’editoria underground nazionale, il cui motto è “Sexy, tagliente, indipendente”. In quasi tre anni di attività, RatPark ha pubblicato ben otto numeri regolari (con il nono in prossima uscita) e tre fanzine speciali. La redazione, insieme ai suoi collaboratori, ha utilizzato le fanzine per pubblicare illustrazioni originali (Istruzioni per rompere la gabbia, settembre 2023), raccogliere articoli tematici (Frammenti sui generis, febbraio 2024), e dare risalto a scrittori emergenti (Kenotica, settembre 2024). Questo per dimostrare che le fanzine, a fronte del loro formato ridotto, hanno possibilità espressive davvero infinite.
Il workshop, come anticipato, anticipa il nuovo numero: il 21 marzo uscirà La Truffa, nono capitolo della rivista e il tema costituirà la base del laboratorio intitolato “Fanzine Anonime”, con un ironico riferimento alle lettere di sequestro realizzate con collage di caratteri tratti da giornali e riviste.
La scelta di CasermArcheologica come location non è casuale: la struttura, esempio di riqualificazione urbana avviato a Sansepolcro nel 2013, da anni organizza laboratori interattivi nei suoi spazi e ha deciso di ospitare il workshop di RatPark data la sua capacità di unire le persone nella produzione di un lavoro editoriale, ma anche artistico, per la creazione di un prodotto adatto a grandi e piccoli. Il prodotto delle fanzine richiama inoltre la sala dei diari, sita al piano superiore di CasermArchologica. Questo per ricordarci che la pagina o il foglio bianco possono essere la base per un’opera d’arte quanto un tela da dipingere o un muro da affrescare.
