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Morto il 47enne operaio travolto dalla ruota di un trattore a Monterchi

L’uomo era stato elitrasportato in condizioni critiche a Siena. Il sindaco Romanelli esprime il cordoglio della comunità

È morto nel pomeriggio di domenica 15 giugno, al policlinico delle Scotte di Siena dove era stato ricoverato d’urgenza, il 47enne Gjovalin Qosaj, l’operaio agricolo di origine albanese travolto dalla ruota di un trattore nella località di Villamagra, vicino a Le Ville di Monterchi, mentre era impegnato in una normale giornata di lavoro.

L’uomo è deceduto dopo poco più di 48 ore dal ricovero, in seguito all’incidente avvenuto nella tarda mattinata di venerdì 13. Trasportato in gravi condizioni all’ospedale di Siena con l’elisoccorso Pegaso, era da subito apparso in condizioni critiche. Secondo una prima ricostruzione, la vittima – che non era alla guida del mezzo agricolo – avrebbe perso l’equilibrio a causa di un possibile avvallamento sul terreno, cadendo a terra e venendo investito accidentalmente da una ruota del trattore, con traumi particolarmente seri nella zona del bacino. Inutili si sono purtroppo rivelati tutti i tentativi di salvargli la vita.

Sul luogo del fatto si erano recati l’ambulanza del 118, i carabinieri della Stazione di Pieve Santo Stefano (poiché quelli di Monterchi erano già impegnati con un sinistro stradale) e i tecnici della prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. A loro il compito di stilare il rapporto su quanto accaduto e a individuare le eventuali responsabilità, anche se al momento non sembra configurarsi alcuna ipotesi di reato. Tutto insomma lascia presagire che la vicenda sarà esente da risvolti di natura penale.

Gjovalin Kosaj viveva a Le Ville con la moglie e due figlie, anche se una di esse al momento si trova in Albania; nella frazione di Monterchi, dove abitano alcuni parenti, era arrivato tre anni fa. Pur essendo una persona riservata, era riuscito comunque a integrarsi nel contesto paesano; lavorava in piena regola sotto ogni profilo e non aveva ancora ottenuto la cittadinanza italiana.

La notizia della sua scomparsa ha suscitato sconforto e tristezza; anche il sindaco Alfredo Romanelli ha ritenuto di dover prendere la parola all’indomani della tragedia che si è consumata: “Il sottoscritto e l’intera comunità di Monterchi, che rappresento nelle vesti di primo cittadino, porgono le condoglianze e si uniscono al dolore della famiglia perché una morte sul lavoro è una fra le cose più brutte che vi possano essere. Perdere la vita nello svolgimento dei propri doveri quotidiani è un qualcosa che non vorremmo mai commentare”.         

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