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L’ultimo saluto di Città di Castello a Benito Davanzati

Calciatore anche in massima serie, è stato fra i protagonisti dell’avventura tifernate a Giochi senza Frontiere nel 1972 e poi edicolante in piazza

Si svolgeranno giovedì 30 gennaio alle 15, nella chiesa del cimitero monumentale di Città di Castello, i funerali di Benito Davanzati, scomparso lunedì 29: avrebbe compiuto 89 anni il prossimo 27 maggio. Davanzati era una figura molto conosciuta in città per il suo illustre passato di calciatore dalla Serie A fino alla D, militando anche nella formazione tifernate. Atleta poderoso, di grande fisicità ed elevazione nel ruolo di difensore, “terzino sinistro”, ha collezionato ben 211 presenze con Perugia, Spal, Pisa, Pontedera, Figline e Città di Castello. Era definito “Ribot” del calcio, in onore del cavallo italiano di galoppo più veloce e vincitore di tutti i tempi, per lo scatto fulminante e la progressione sulla fascia.

Aveva all’attivo anche una presenza nella massima serie, l’8 gennaio 1961 con la Spal. Benito Davanzati è ricordato per la sua simpatia, la sua bontà, il suo sorriso e l’attaccamento alle tradizioni della sua città, che ha rappresentato anche nel 1972 nella storica partecipazione assieme alla moglie Anna Gragnola di Città di Castello a “Giochi senza Frontiere”, programma di grande successo dagli anni sessanta agli anni novanta, in cui in ogni puntata ciascuna nazione partecipante veniva rappresentata da una città diversa.

Benito Davanzati è stato, sempre assieme alla moglie, anche lo storico edicolante di Piazza Matteotti, per decenni fino al febbraio del 2004, quando ha passato il testimone a Roberto Alfonsi. In tanti lo ricordano sorridente e gentile sempre pronto di prima mattina con la vendita dei quotidiani e riviste ed il commento poi nel pomeriggio di fatti e notizie con i tanti amici di “piazza”.

Con commozione e gratitudine per i ruoli sportivi e sociali che ha svolto lo hanno ricordato il sindaco Luca Secondi; l’assessore allo sport, Riccardo Carletti e gli altri membri di giunta nel formulare alla famiglia, alla moglie e alle figlie le più sentite condoglianze: “Benito Davanzati, una bandiera del calcio tifernate, dello sport di una volta, genuino, talvolta epico e poi edicolante di piazza con la sua famiglia. Una figura, un signore d’altri che mancherà a tutti: la città oggi è più povera, se ne è andato un grande uomo. Non lo dimenticheremo”.

Al cordoglio del sindaco e della giunta si sono uniti anche quello di Gianni Conti, responsabile del centro regionale di distribuzione di giornali e riviste e poi del panorama calcistico; appresa la notizia della morte, l’ex direttore sportivo del Perugia ed ex team manager del Milan, Silvano Ramaccioni (tifernate anche lui) ha inviato un messaggio alla famiglia, alla città e ai tifosi: “Partecipo addolorato al lutto per la scomparsa di Benito Davanzati. Formulo le più sentite condoglianze a tutti i suoi familiari.  Grandissimo uomo di sport che rimarrà indimenticabile per sempre nella storia della nostra città”, ha dichiarato Ramaccioni. Al cordoglio si è unito anche l’attuale presidente del Città di Castello calcio, Fabio Calagreti: “A nome della società – ha dichiarato – per la storia che Benito ha rappresentato, indossando con grande merito la maglia biancorossa; una giornata triste per la famiglia, la città, lo sport e i tifosi. Benito, un pezzo di storia del calcio tifernate”.

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