News

A San Giustino un’iniziativa di sensibilizzazione sulla vicenda del palestinese Anan Yaeesh

Il 37enne è sotto processo in Italia sulla base delle indagini degli inquirenti israeliani per fatti avvenuti in Cisgiordania

La vita di Anan Yaeesh e il processo attualmente in corso in Italia nei suoi confronti saranno al centro di un incontro pubblico dal titolo “Free Anan, Free Palestine”, in programma giovedì 26 giugno alle 20.45 al Cinema Astra di San Giustino.

Yaeesh, cittadino palestinese di 37 anni originario di Tulkarem, in Cisgiordania, è stato politicamente attivo durante la Seconda Intifada dei primi anni Duemila. Giovanissimo ha scontato quattro anni nelle carceri israeliane e nel 2006 è stato gravemente ferito in un agguato delle forze speciali. Ha lasciato la Palestina nel 2013 recandosi inizialmente in Norvegia, dove è stato operato per la rimozione dei proiettili rimasti nel suo corpo per anni. Nel 2017 ha raggiunto l’Italia, ottenendo il permesso di soggiorno nel 2019. Nel 2023, recatosi in Giordania, è stato rapito dai servizi di sicurezza ed è rimasto prigioniero per sei mesi.

Rientrato in Italia, è stato arrestato a gennaio 2024. Da allora è detenuto nel carcere di Terni con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo in un procedimento avviato dalla Procura dell’Aquila. L’inchiesta ruota attorno al presunto sostegno fornito al gruppo armato Brigata Tulkarem. La vicenda ha avuto origine con una richiesta di estradizione da parte di Israele, accolta dal Ministero della Giustizia italiano ma respinta dalla Corte d’Appello dell’Aquila, che ha ritenuto fondato il rischio di trattamenti inumani o degradanti in caso di rimpatrio. Pochi giorni dopo, tuttavia, è scattato un nuovo arresto, stavolta su iniziativa della magistratura italiana.

Il processo in corso presso la Corte d’Assise dell’Aquila, che vede imputati anche altri due cittadini palestinesi, è segnato da forti contestazioni: le prove principali sono state infatti raccolte da Israele in Cisgiordania, attraverso interrogatori condotti dallo Shin Bet (i servizi segreti interni israeliani) senza garanzie difensive e in un contesto denunciato da molte organizzazioni internazionali per pratiche di tortura. La difesa contesta inoltre l’esclusione della quasi totalità dei testimoni proposti e denuncia il rischio che il procedimento si configuri come un processo politico contro la resistenza palestinese. Sullo sfondo si intrecciano le tensioni tra diritto internazionale, diplomazia e il crescente utilizzo in Italia dell’articolo 270 bis del codice penale per perseguire condotte legate a contesti di conflitto esteri.

Il processo ad Anan Yaeesh non riguarda dunque solo il caso singolo, ma solleva questioni cruciali come la legittimità della resistenza armata nei territori occupati, il ruolo dell’Italia nei rapporti con Israele e l’uso politico del diritto penale antiterrorismo.

L’incontro di sensibilizzazione che si terrà a San Giustino è stato organizzato dall’Associazione Astra e dal gruppo “Resistenze – Presidio di coscienza” di Anghiari. Parteciperanno all’appuntamento anche il comitato “Free Anan” e l’associazione “Giovani Palestinesi Italiani” in collegamento dall’Aquila, dove in questi giorni si stanno svolgendo manifestazioni e presidi di supporto a Yaeesh. Previsti inoltre interventi del collettivo Hurriya! di Pisa e dei CARC. Per illustrare nel dettaglio gli aspetti processuali sarà presente l’avvocato Mirco Meozzi.

La locandina dell’iniziativa
La locandina dell’iniziativa
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img