Deposizione del Rosso Fiorentino, mobilitazione per il ritorno a Sansepolcro

Eventi e raccolta fondi per contribuire alla ricollocazione dell’opera a San Lorenzo. Domenica 29 ottobre iniziativa a CasermArcheologica

19 Ottobre 2023
Deposizione di Sansepolcro

Così come successo a molti altri artisti, dopo il sacco di Roma del 1527 anche Giovan Battista di Jacopo di Gasparre, meglio conosciuto come il Rosso Fiorentino, dovette lasciare la città capitolina. Dopo essere stato catturato e maltrattato dai lanzichenecchi, il pittore fiorentino scappò verso l’Umbria per poi giungere a Sansepolcro, dove il vescovo Leonardo Tornabuoni offrì lui protezione. È in questo contesto che, su commissione della Confraternita di Santa Croce, il Rosso realizzò la Deposizione che poi sarà conservata nella Chiesa di San Lorenzo; iniziò a lavorarci, nel 1528, al posto di un altro pittore al tempo piuttosto affermato, Raffaellino del Colle, imprimendo sulla tavola uno struggente carico di inquietudine che probabilmente era frutto di quanto aveva vissuto a Roma durante il sacco.

La Deposizione del Rosso Fiorentino è dunque un’opera straordinaria proprio perché, come suggerisce l’aggettivo, esce dall’ordinario sia per le sue peculiarità estetiche e artistiche, sia per la particolare storia che ha portato alla sua realizzazione: è quindi in virtù di ciò che i cittadini di Sansepolcro sentono un forte attaccamento nei suoi confronti, così come, per le stesse ragioni, moltissimi visitatori chiedono puntualmente sue informazioni non trovandola più, da anni, esposta nella Chiesa di San Lorenzo. Dovendosi sottoporre a un delicato restauro, la tavola ha infatti da tempo lasciato Sansepolcro per approdare a Firenze, dove il personale qualificato dell’Opificio delle Pietre Dure ha potuto effettuare un complesso lavoro di studio e risanamento della stessa. Oggi, dopo anni di lavoro, l’opera sembrerebbe in procinto di rientrare a Sansepolcro, se non fosse che prima dell’effettivo spostamento si dovrà necessariamente provvedere a sistemare lo spazio in cui sarà ricollocata. Al momento la chiesa di San Lorenzo presenta infatti alcune criticità, a partire dal pavimento di piastrelle che venne realizzato negli anni ‘60: prima di esporre nuovamente la Deposizione nella chiesa sarà pertanto necessario intervenire in primis sulla pavimentazione, ma poi anche sull’impianto di illuminazione e su altri aspetti che possano garantirne le migliori condizioni di conservazione e fruizione.

Al fine di raggiungere piuttosto celermente questo obiettivo, da tempo alcune realtà associative di Sansepolcro hanno avviato un dialogo con l’ente proprietario – ovvero la Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro – e con la Parrocchia della Cattedrale per trovare una strategia che possa consentire ai cittadini di contribuire attivamente alla sistemazione di San Lorenzo, quindi alla ricollocazione della Deposizione al suo interno. In particolare la Pro Loco Vivere a Borgo Sansepolcro si è offerta di promuovere una raccolta fondi facendo da tramite tra la Parrocchia e i potenziali contribuenti: l’obiettivo, ci ha fatto sapere il suo presidente Libero Alberti, è quello di raccogliere circa 10.000 euro, ovvero quella quota che potrebbe consentire di raggiungere la copertura necessaria ad effettuare gli interventi previsti. Per poter partire con i lavori, soprattutto per la parte che concerne la pavimentazione, si dovrà espletare un iter non proprio immediato, dato che sul progetto presentato si dovrà esprimere anche la Soprintendenza. Tuttavia la Pro Loco sembra nel frattempo intenzionata a procedere con un intenso lavoro di sensibilizzazione che possa, già da ora, concorrere a recuperare le risorse preventivate.

Oltre alla Pro Loco Vivere a Borgo Sansepolcro, un altro soggetto che ha subito appoggiato la raccolta fondi è CasermArcheologica: è proprio grazie a quest’ultima associazione che gestisce l’omonimo spazio di Palazzo Muglioni in via Aggiunti che è stata calendarizzata la prima iniziativa pubblica per approfondire alcuni aspetti della Deposizione del Rosso Fiorentino e contestualmente contribuire, con un’eventuale offerta, alla raccolta fondi. L’appuntamento è quindi per domenica 29 ottobre alle 17:00 quando, a CasermArcheologica, la Prof.ssa Liletta Fornasari terrà una lezione dal seguente titolo: “Deposizione di Sansepolcro, appunti per un’analisi”.

Coloro che volessero contribuire alla raccolta fondi lo possono fare attraverso l’IBAN della Parrocchia San Giovanni Evangelista (IT97H0834571610000000014749) o contattando il Presidente della Proloco Vivere a Borgo Sansepolcro (Libero Alberti: 3381390513).

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Eventi e raccolta fondi per contribuire alla ricollocazione dell’opera a San Lorenzo. Domenica 29 ottobre iniziativa a CasermArcheologica