Caso Pecorelli, la Procura albanese lo accusa di cinque reati

All'imprenditore contestati tra gli altri la "frode" e la "profanazione di tombe"

di:
18 Ottobre 2022
pecorelli ottobre

In Albania la Procura di Puka ha chiuso le indagini sul caso Davide Pecorelli contestandogli cinque ipotesi di reato: «Frode», «Profanazione di tombe», «Azioni che impediscono la scoperta della verità», «Distruzione di beni mediante incendio», tutti svolti in concorso con altri complici infine il reato di «Attraversamento illegale del confine di Stato». 

La Procura di Puka ha notificato a Pecorelli la conclusione delle indagini tramite una lettera «con la quale chiede alla polizia di arrestarlo immediatamente se si dovesse presentare in Albania. Al termine del processo e in caso di condanna, per l’imprenditore italiano potrebbe essere richiesta l’estradizione dall'Italia».

La notizia è stata pubblicata ieri dal sito albanese Sqiptaria.com/Report Tv che aveva seguito il caso della scomparsa di Pecorelli. La Procura di Puka, si apprende dai media albanesi, sta indagando anche attorno ad altri «complici» di Pecorelli che avrebbero collaborato e aiutato lo stesso ad allestire la messa in scena della sua scomparsa avvenuta nel gennaio 2021 per 9 mesi (quando ricomparve al largo dell’Isola di Montecristo).

A luglio era arrivato l'avviso di conclusione del filone di indagini in Italia: la Procura di Grosseto contesta a Pecorelli i reati di autocalunnia, sostituzione di persona e presentazione di documenti falsi per la vicenda legata al presunto ritrovamento delle monete d’oro del tesoro di San Mamiliano.

Tags

Abstract
All'imprenditore contestati tra gli altri la "frode" e la "profanazione di tombe"