A Sinj si rinnova la tradizione dell'Alka

Nella città croata gemellata con Sansepolcro si è disputata la plurisecolare giostra cavalleresca

08 Agosto 2022
Frano Ivković, al centro, con la lancia decorata con le insegne della vittoria (foto di Roko Pavlinušić)

Frano Ivković, al centro, con la lancia decorata con le insegne della vittoria (foto di Roko Pavlinušić)

Si è disputata questo fine settimana a Sinj, cittadina dell'entroterra dalmata che dal 1981 è gemellata con Sansepolcro, l'edizione numero 307 della tradizionale giostra dell'Alka. La spettacolare manifestazione si svolge per tre giorni a partire dal primo venerdì di agosto, e ricorda l'assedio turco del 1715. In quell'occasione l'esercito Ottomano, colpito dalla dissenteria, fallì la riconquista della città, persa trent'anni prima per mano dei veneziani. Secondo la tradizione fu merito della Gospa Sinjska, un'immagine della Madonna da allora diventata meta di pellegrinaggio. Inizia da lì la tradizione dell'Alka, anche se per le prime attestazioni scritte si deve attendere il 1784. È poi dal 1818 che è conservato l'elenco di tutti i vincitori, mentre nel 1849 si è definito il periodo di svolgimento ad agosto. Nel corso della sua storia l'Alka ha sempre destato grande interesse, e vi hanno assistito imperatori come Francesco II d'Austria, re e presidenti, come il maresciallo Tito e tutti i Capi di Stato croati. Tuttora la manifestazione è seguitissima nell'intero Paese, dove viene trasmessa in diretta dalla televisione nazionale, è dal 2010 è Patrimonio dell'Unesco.

Gli Alkari nel 1908 (pubblico dominio)
Gli Alkari nel 1908

Prendere parte all'Alka costituisce un grande onore, riservato a cavalieri scelti tra i membri della Società degli Alkari, di cui possono fare parte solo cittadini maschi nati a Sinj o nel circondario da genitori anche loro del posto. La giostra si corre tre volte nei tre giorni di durata della manifestazione, ripetendosi sempre con le stesse regole, ma il prestigio di ciascuna delle gare è ben diverso. Quelle del venerdì e del sabato (dette rispettivamente Bara e Čoja) costituiscono infatti una sorta di prova generale della gara domenicale, l'Alka vera e propria, dalla quale si differenziano per un cerimoniale molto più sobrio, così come i costumi indossati dai partecipanti. Anche i vincitori delle due competizioni minori sono comunque premiati: il venerdì in palio ci sono due metri di panno verde, il sabato 311 centimetri di panno rosso, che in passato era il pregiato premio per il successo nell'Alka stessa.

Gli Alkari nell'edizione di ieri (foto di Roko Pavlinušić)
La sfilata degli Alkari (foto di Roko Pavlinušić)

La gara è una giostra dell'anello (in arabo ḥalqa, da cui il nome della manifestazione) che si svolge in tre carriere. In ciascuna di esse il cavaliere percorre 160 metri al galoppo indirizzando la lancia verso il bersaglio appeso a 3,32 metri da terra. L'anello è composto da due cerchi concentrici, il più esterno dei quali è diviso in tre parti uguali. Chi colpisce il cerchio interno conquista tre punti, chi colpisce la sezione superiore del cerchio esterno due punti, mentre le altre due sezioni danno diritto a un punto. Non si ottiene nessun punto se non si centra l'anello. Per fare centro occorrono “occhio di falco e mano destra forte”, e proprio questa espressione costituisce il tradizionale augurio che si rivolge ai cavalieri. Ogni colpo da tre punti scatena l'entusiasmo del sempre folto pubblico e viene accompagnato dallo sparo di un cannone e dalla musica della banda. La terza e ultima carriera, quella decisiva, si corre in ordine crescente di punteggio, e in caso di parità è seguita da ulteriori carriere di spareggio.

L’anello a terra (foto di Željko Zrnčić)
L'anello deposto a terra dopo essere stato centrato (foto di Željko Zrnčić)

L'edizione 2022, disputatasi nel pomeriggio di ieri, ha visto la vittoria di Frano Ivković, al terzo successo dopo quelli del 2015 e del 2019. Ivković ha prevalso sugli altri sedici concorrenti al termine di due spareggi: nelle tre carriere regolari aveva conseguito sei punti (due, tre e uno), come Ivo Zorica e Kristijan Bikić. Nel primo spareggio Bikić ha mancato il bersaglio, mentre Ivković e Zorica hanno ottenuto un punto ciascuno andando ad un'ulteriore carriera, nella quale il vincitore ha centrato due punti e il rivale uno.

Frano Ivković centra il decisivo "due" nell'ultimo spareggio (foto di Roko Pavlinušić)
Frano Ivković centra il decisivo "due" nell'ultimo spareggio (foto di Roko Pavlinušić)

Come di consueto alla gara hanno assistito le massime autorità croate, quest'anno insieme al presidente sloveno Pahor, nonché una delegazione del comune di Sansepolcro. Le tradizionali festività agostane, che ogni anno animano Sinj in maniera straordinaria e che hanno preso il via con il fine settimana dell'Alka, proseguiranno fino a lunedì 15 agosto, quando verrà solennemente festeggiata la Gospa Sinjska.

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Nella città croata gemellata con Sansepolcro si è disputata la plurisecolare giostra cavalleresca