“Così conquistammo la libertà”, la storia di Ines Burattini

La nuova centenaria di Città di Castello ha compiuto gli anni a pochi giorni dal 25 aprile

25 Aprile 2023
Ines Burattini

Ines Burattini

A pochi giorni dalla festa del 25 aprile ha compiuto 100 anni Ines Burattini, simbolo della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, che ai giovani dice: “Bisogna lottare nella vita, difendete a ogni costo la vostra libertà, è il bene più importante che abbiamo, custodite i valori della Costituzione”. Nell’incontro con il sindaco Luca Secondi, che a nome della comunità di Città di Castello le ha donato una targa commemorativa dello straordinario traguardo raggiunto e una copia della Costituzione, Ines ha ricordato i terribili momenti vissuti all’epoca della seconda guerra mondiale. Un’esperienza, vissuta con la madre e la sorella, che le dà ancora la forza di condannare il nazifascismo e le atrocità della guerra.

Insieme al figlio Francesco Nocchi, funzionario del Comune tifernate, la nuova centenaria della città ha ripercorso le vicende della giovinezza, tra aneddoti della deportazione e delle esperienze vissute durante il conflitto mondiale. “Ricordo ancora la notte che ci portarono via dalla casa di San Giustino, tra Bocca Trabaria e Valdimonte”, ha raccontato Ines. “Saremo stati un centinaio, con noi c’erano donne e bambini E un prete zoppo che faticava a tenere il passo. Un uomo di 92 anni provò a scappare tre volte, ma venne sempre ripreso, un bambino si addormentò sotto un ponte e la madre, che aveva appena partorito e aveva cinque figli, lo perse. Poi per fortuna venne ritrovato”.

Quando arrivarono a Case Barboni, nel comune di Sestino, la madre aiutò un ufficiale tedesco che poi le lasciò scappare. Si rifugiarono in una casa, restarono nascoste in una stanza dietro un armadio fino a quando i tedeschi non lasciarono l’accampamento vicino. Poi tornarono nella propria abitazione nel comune di San Giustino.

Quella di Ines è una delle tante storie che affiorano in questo 2023 caratterizzato a Città di Castello dai compleanni dei centenari. Con lei a oggi sono 20 gli ultracentenari tifernati. All’atteso traguardo si apprestano altre 6 donne. Nata il 16 aprile del 1923 nel comune di Genga, provincia di Ancona, da circa 70 anni Ines risiede a Città di Castello. Dopo il matrimonio con Settimio Nocchi, nel 1956, partorì il figlio Francesco.

Come la maggior parte delle donne di quel periodo, Ines ha lavorato presso la Manifattura dei Tabacchi di Città di Castello e poi come capo reparto in diverse manifatture locali di camicie. Oggi, nonostante i problemi di salute dovuti all’età, che gradualmente hanno messo qualche limite alle sue passioni, il giardinaggio, il ricamo e l’uncinetto, trascorre le sue giornate circondata dall’affetto dei nipoti Christian e Sascha e del figlio Francesco, conservando un’invidiabile voglia di fare e una grande curiosità per la vita.

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La nuova centenaria di Città di Castello ha compiuto gli anni a pochi giorni dal 25 aprile