“Scelta incomprensibile tenere chiuso il Museo delle Bilance”

La minoranza monterchiese critica l’orario limitato al fine settimana: “Centro storico ormai fantasma”

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05 Luglio 2023
Museo delle Bilance

Torna a far discutere la gestione del Museo delle Bilance da parte dell’amministrazione comunale di Monterchi. A prendere posizione è il gruppo consiliare Viva Monterchi Viva, che definisce “scelta incomprensibile” quella di limitare l’orario di apertura per il mese di luglio al sabato e alla domenica pomeriggio.

Il tema era stato affrontato in consiglio comunale a seguito di un’interrogazione illustrata da Lorenzo Minozzi, a cui il sindaco Alfredo Romanelli aveva risposta sottolineando lo “sforzo economico” richiesto dall’apertura del museo e il fatto che “per assumere ogni decisione dovremo comunque rapportarci con il collezionista”, con riferimento all’avvicinarsi della scadenza del comodato d’uso con il proprietario dei pezzi in esposizione.

Una replica che non soddisfa Viva Monterchi Viva, spingendo la compagine di minoranza a ripercorrere la storia del museo, “nel rispetto del collezionista, dei turisti e dei monterchiesi che negli anni hanno saputo apprezzare quel luogo unico nel suo genere”.

Il gruppo guidato da Massimo Bruschi ricorda quindi che “il Museo è stato aperto nel 2012 grazie a un importante finanziamento regionale di circa 160.000 euro e a un contributo materiale dell’allora Comunità Montana. Le bilance esposte nel Museo sono state messe a disposizione gratuitamente dal collezionista Velio Ortolani, che ha sottoscritto un comodato d’uso che scade nel giugno 2025. Palazzo Massi, che ospita il Museo, è stato acquistato anni addietro dal Comune di Monterchi proprio per questo scopo, visto che un'esposizione era già stata fatta dal 1996 al 2002 con il lungimirante titolo Bilance in mostra, dalla collezione al Museo”, poi “chiusa per il restauro del palazzo”.

Viva Monterchi Viva punta inoltre l’attenzione sul fatto che “in occasione dell’apertura nel 2012 fu istituito con apposita delibera un biglietto unico con il Museo della Madonna del Parto, portato da 3,50 a 5,50 euro proprio per far fronte ai maggiori costi che l’apertura contemporanea di due musei avrebbe necessariamente comportato. Oggi il prezzo d'ingresso ai musei è di 6,50 euro e comprende ancora l’ingresso in due musei, nonostante uno sia chiuso”. Secondo l’amministrazione, afferma Viva Monterchi Viva, “il biglietto si paga solo per il Museo della Madonna del Parto, mentre il Museo delle Bilance sarebbe una sorta di omaggio”. Una “vaghezza” che “sorprende non poco, dal momento che gli attuali sindaco e vicesindaco all’epoca di queste decisioni erano rispettivamente vicesindaco e assessore e dovrebbero ricordarsi le decisioni adottate dalla loro giunta. La nostra ricostruzione, oltre che dalle delibere, è stata confermata anche dall’assessore Malatesta che in una recente intervista parla proprio di biglietto unico per due musei, smentendo di fatto la posizione della stessa amministrazione”, affonda in proposito la minoranza.

“I costi di apertura del Museo – riassume infine il gruppo di opposizione – sono coperti dal biglietto unico e non sono necessari investimenti straordinari che richiederebbero, in quel caso sì, maggiori certezze anche dopo il 2025. Le bilance presenti nel Museo sono nella piena disponibilità del Comune fino al giugno 2025, l'amministrazione ha dunque l’obbligo di tenerlo aperto fino a quella data”, e di farlo “con un orario normale”.

La presa di posizione della minoranza comprende anche una chiosa di carattere politico: “Il nostro centro storico è ormai quello di un paese fantasma, con pochi residenti e nessun servizio al turista. Tenere chiuso un museo già esistente e apprezzato negli anni, che può creare movimento in un paese vuoto, evidenzia una totale mancanza di idee da parte dell’amministrazione per ridare lustro a Monterchi. I lavori fatti nel centro storico grazie alla regione rischiano di diventare la classica cattedrale nel deserto se non si interviene con proposte concrete che sappiano dare un senso a quegli interventi”.

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La minoranza monterchiese critica l’orario limitato al fine settimana: “Centro storico ormai fantasma”