Il dolore e il lutto dell'Altotevere

Tantissimi messaggi di cordoglio e un appello: “Fare di più per la sicurezza stradale”

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04 Dicembre 2022
Incidente

Il luogo dell'incidente durante i sopralluoghi delle forze dell'ordine

Sono tantissimi i messaggi di cordoglio che hanno fatto seguito alla tragedia che si è consumata all'una della notte tra venerdì e sabato, nella quale hanno perso la vita Luana Ballini, Natasha Baldacci, Nico Dolfi e Gabriele Marghi. I primi ad arrivare quelli dei sindaci dei comuni di residenza dei ragazzi, Città di Castello e Monte Santa Maria Tiberina.

Per Luca Secondi “a Città di Castello è il momento del dolore e del silenzio: ci stringiamo con grande affetto e rispetto alle famiglie colpite da questa terribile tragedia – ha detto – alle quali a nome di tutta la comunità tifernate esprimiamo con un abbraccio la nostra sincera vicinanza e il nostro profondo cordoglio”.

“Un dramma che ha frastornato il risveglio della nostra Comunità e ci ha lasciato tutti sgomenti, gettandoci in un dolore profondissimo. Ci stringiamo intorno alla famiglia in questo momento così straziante e indescrivibile. Si è trattato di una tragedia imprevedibile, ma come Sindaco sento il dovere di chiedere a tutte le istituzioni e autorità competenti, di fare ancora di più per promuovere la sicurezza stradale tra i giovani, in ogni luogo, sia esso sociale o educativo”, ha commentato la prima cittadina di Monte Santa Maria, Letizia Michelini.
 
“Davanti a questa terribile tragedia, che ha colpito quattro famiglie nel nostro territorio della diocesi di Città di Castello, - sono le parole del vescovo monsignor Luciano Paolucci Bedini - vorrei esprimere a queste famiglie tutta la mia vicinanza e il cordoglio della nostra comunità ecclesiale. Il mio pensiero va a questi quattro ragazzi che hanno perso la vita - in una disgrazia imprevedibile -, giovanissimi che cercavano solo di poter vivere bene la loro vita. Credo che oggi sia il momento in cui tutta la comunità debba stringersi intorno a queste famiglie, a queste case che sono state devastate da un dolore immane, perché non si sentano sole e perché sentano che il loro è il dolore di tutti noi. Il nostro desiderio di sempre è quello che i giovani possano vivere sereni e crescere bene. La preghiera che la comunità cristiana oggi alza al Signore è una preghiera che chiede davvero di custodire questi figli, pur nella lontananza del distacco, perché tutti possano sentire l'abbraccio di un Dio che è Padre, che piange con noi i suoi figli e che consola i genitori dei ragazzi”.
 
“Esprimo il più profondo cordoglio a nome dell’amministrazione e dell’intera comunità regionale per la morte dei quattro ragazzi avvenuta questa notte nell’Alto Tevere. Ci stringiamo intorno alle famiglie colpite da questo avvenimento drammatico, a loro vanno le condoglianze e il sincero affetto di tutti gli umbri”, ha commentato la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, mentre la presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti ha parlato di “un dramma terribile che ha fatto sprofondare nel dolore le famiglie e comunità. Il tema della sicurezza sulle strade è all’ordine del giorno dell’impegno di tutte le istituzioni e siamo tenuti a fare, ognuno nel proprio ruolo, sempre di più”.
 
Messaggi anche dal sindaco di Sansepolcro Fabrizio Innocenti (“Fra ragazzi che abitano a Sansepolcro, a San Giustino, a Città di Castello o in altri centri della Valtiberina, non esistono steccati e la frequentazione reciproca è consuetudine. Per questo la loro scomparsa ci tocca da vicino”), da quello di San Giustino Paolo Fratini, dal presidente di Anci Umbria, e ancora da tanti istituti scolastici, società sportive e associazioni del territorio.

Tanti gli eventi sospesi, tra cui le gare delle società pallavolistiche di Città di Castello e Trestina: nella prima avevano militato sia Marghi che Dolfi, e quest'ultimo era attualmente nello staff della compagine di serie B2 femminile.
 
Ma la notizia, nella sua tragicità, ha superato i confini locali ed ha avuto vasta eco anche a livello nazionale: “Dobbiamo elevare le sanzioni preventive, e cioè i provvedimenti contro la guida veloce o la guida sotto effetto di sostanze anche, se è il caso, con misure coercitive: meglio avere un figlio in prigione e senza patente per cinque anni piuttosto che vederlo morto”, ha detto tra gli altri – secondo quanto riporta Il Secolo d’Italia - il deputato Alfredo Antoniozzi (FdI).

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Tantissimi messaggi di cordoglio e un appello: “Fare di più per la sicurezza stradale”