Centro polivalente di Monterchi: il punto della situazione

A confronto la posizione dell’amministrazione comunale e quella della minoranza consiliare

01 Settembre 2023
Centro polivalente di Monterchi

Il cantiere del centro polivalente a Monterchi

I lavori di costruzione del nuovo centro polivalente di Monterchi, uno dei punti principali presenti nel programma elettorale dell’attuale amministrazione comunale, sono stati avviati, accendendo però nuovamente le perplessità dell’opposizione.

“Il centro è qualcosa che la comunità di Monterchi ci sta chiedendo”, dichiara il sindaco Alfredo Romanelli, “soprattutto le associazioni. In primis la Pro Loco, che compartecipa alla realizzazione del progetto investendo 100.000 euro e impegnandosi anche a reperire ulteriori risorse per il completamento della struttura”. 

Ciò che contestano i rappresentanti di Viva Monterchi Viva è soprattutto una mancanza di trasparenza da parte del Comune, come afferma il consigliere Lorenzo Minozzi. “Come gruppo consiliare, non siamo mai stati contrari al centro polivalente in quanto tale. Il problema è come è stato portato avanti il progetto, sia nella fase elettorale che poi durante l’amministrazione. Non c’è mai stato un vero dibattito pubblico, neanche all’interno delle commissioni consiliari. Non stiamo parlando di un marciapiede o di un lampione, ma di un’opera che costa un milione di euro, che ha grande impatto sul territorio e che vede anche un importante contributo da parte delle associazioni. Non è neanche chiara la funzione che avrà, perché questa cambia a ogni consiglio comunale. Capire cosa ci si farà è importante, perché abbiamo strutture già esistenti che possono essere sfruttate per determinate iniziative, come il teatro, la palestra della scuola ”

“L’opposizione si è sempre distinta nel non condividere la necessità di questo centro polivalente”, ribatte Romanelli. “Ricordo che in campagna elettorale dicevano fosse più importante ristrutturare il teatro, cosa che abbiamo fatto prima di iniziare la costruzione del centro investendo circa duecentocinquantamila euro. Quindi non era necessario scegliere l’uno o l’altro.” 

Un altro tema importante è quello relativo al luogo dove sorgerà il centro polivalente. In questo senso, il sindaco ha detto che “fin da subito abbiamo scelto la locazione adiacente al campo sportivo, in quanto lo riteniamo un ambiente congruo. Circa sei o sette anni fa l’amministrazione ha acquisito quel terreno. Secondo noi quello è il posto ideale, visto che un centro polivalente ha bisogno di spazi e di non essere proprio a ridosso delle abitazioni. Altre scelte sono molto fantasiose. Innanzitutto perché bisogna contrattare coi privati, in questo caso una decina di proprietari, e assicurarsi che tutti vogliano vendere. Inoltre questa azienda si trova circondata da altre abitazioni e mancherebbe il numero di parcheggi adatto. Lì un centro polivalente creerebbe grande disagio e si tratta di una di quelle scelte non percorribili. Come amministrazione ci prendiamo ovviamente la responsabilità di come farlo, ma anche di dove farlo.”

Punto di vista non condiviso però da Minozzi. “Un centro di aggregazione che resta fuori dal paese, peraltro in una posizione in cui c’è passaggio di veicoli a grande velocità, non è funzionale. C’è una zona industriale dismessa a circa duecento metri da lì, nel cuore di Mercatale, che sarebbe potuta essere riqualificata. Avevamo anche trovato un bando adatto. Certo, i costi sarebbero stati più alti, ma in quel modo il progetto avrebbe portato benefici a un’intera area abbastanza compromessa.”

Quella al momento in costruzione è comunque solo una prima parte del centro polifunzionale, che dovrà essere quindi ulteriormente ampliato in futuro. Assieme a una delibera accidentalmente sbagliata da parte dell'amministrazione, che indicava l’attuale budget come sufficiente alla realizzazione dell’intera struttura, il dibattito sulla questione costi si è animato.

“Per poter realizzare il progetto abbiamo ovviamente cercato contributi esterni, perché la somma che il comune o la Pro Loco potevano investire sicuramente non era sufficiente” spiega il sindaco. “Abbiamo partecipato a un bando regionale dal quale sono arrivati 359.000 euro che ci hanno permesso di partire. I primi progetti prevedevano un impegno di circa 600.000-700.000 euro. Oggi, dopo l’aumento vertiginoso dei costi di produzione per le ragioni che tutti noi conosciamo, siamo arrivati alla scelta di costruire innanzitutto un primo stralcio funzionale, realizzando il resto in un secondo tempo. Pensiamo che nel giro di sei o sette mesi questa prima parte sarà utilizzabile. Gli altri due stralci avranno comunque funzioni soltanto tecniche e logistiche, non di spazi fruibili dalla cittadinanza.”

Secondo l’idea di Minozzi “il tutto è stato sempre gestito sottotraccia e per noi è stato anche difficile avere accesso agli atti. Se un cittadino andasse a cercare, troverebbe solo quella delibera sbagliata e null’altro. Ma tralasciando questo, il problema dei costi rimane. Come sarà completato il resto di una struttura da un milione di euro se al momento sono stati raccolti meno della metà? I 100.000 euro investiti dalla Pro Loco sono stati tutti utilizzati e sembra che ora stia vendendo il loro attuale magazzino sul territorio comunale per ricavare liquidità. Questo secondo noi dovrebbe essere discusso pubblicamente.  In un paese dove si inaugura anche il taglio dell’erba del fiume, quando un'associazione investe centomila euro in un’opera pubblico mi aspetto almeno una conferenza stampa.”

Il consigliere di minoranza imputa all’amministrazione anche una mancanza di trasparenza e serietà nel concepire e portare avanti il progetto. “Ad esempio gli infissi sono stati segnati come “opera accessoria”, quando non serve un geometra per dire che si tratta di “opera strutturale”. Al tempo il progetto è stato copiato parola per parola da uno precedente fatto a Sirmione del Garda, senza neanche cambiare il nome del paese. Insomma, forse il tutto è stato fatto partire in fretta e furia perché tra un anno ci sono le elezioni.”

Il primo cittadino di Monterchi resta comunque convinto della bontà della costruzione del centro polivalente e dei vantaggi che questo potrà portare. “Credo che la stragrande maggioranza dei cittadini condivida sia la scelta del luogo che la realizzazione del centro polivalente, che poi sarà a disposizione di tutte le associazioni e i cittadini. L’impatto che avrà potrà essere solo positivo. Noi siamo orgogliosi di aver fatto questo progetto e di portarlo avanti”.

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