Torna la partita Porta Romana-Porta Fiorentina

Disputata per la prima volta nel lontano 1935, la partita di calcio fra i rioni biturgensi di Porta Romana e Porta Fiorentina rappresenta una delle più storiche tradizioni di Sansepolcro, che ha però al contempo sofferto di lunghi periodi di assenza. Per avere una seconda edizione si è dovuto infatti aspettare un decennio. Nel secondo dopoguerra sono state poi disputate tre sfide: dal 1945 al 1947.

A riportare in auge la stracittadina è stato Fabio Chimenti, grazie al cui contributo Porta Romana e Porta Fiorentina si sono affrontate ininterrottamente dal 1975 al 1988. Poi l’ennesima pausa, durata oltre trent’anni.

La nuova reincarnazione della partita è nata nel 2019, su idea di Gianmarco Piccini. “A mettermi la pulce nell’orecchio è stato mio padre”, racconta Piccini. “Lui mi ha parlato spesso di quando ai suoi tempi si giocava la partita. Io organizzo già altri eventi sportivi, come ad esempio il Torneo del Sacro Cuore, per cui ho pensato che sarebbe stato bello provare a riportare anche Porta Romana contro Porta Fiorentina. Così ne abbiamo discusso con l’amministrazione dell’epoca e siamo felici di essere riusciti a farlo.”

L’edizione del 2019, nonostante l’inconveniente di una violenta grandinata, è riuscita a riscuotere un buon successo e ora, dopo due anni di stop causati dalla pandemia, il derby biturgense tornerà a giocarsi, per la ventesima volta, sabato 18 giugno alle 21:00 allo stadio Buitoni.

Per gli spettatori l’ingresso è gratuito, ma saranno accettate offerte libere che verranno devolute al neonato centro oncologico di Sansepolcro. Come da tradizione, la tribuna sarà riservata alla tifoseria dei campioni in carica, in questo caso quella di Porta Romana, mentre i sostenitori di Porta Fiorentina dovranno accomodarsi in gradinata.

Oltre all’ultimo successo, i giallorossi possono fregiarsi anche della prima vittoria assoluta e di un risicato vantaggio nell’albo d’oro della competizione, avendo ottenuto dieci trionfi a fronte dei nove viola.

Il regolamento della partita, salvo qualche piccola modifica, rimane ancora quello stipulato nel 1935. Per poter partecipare, i giocatori devono essere nati a Sansepolcro, risiedervi da almeno sei mesi o aver sposato una biturgense. Solo chi è originario di un rione ma risiede nell’altro può scegliere per quale compagine schierarsi, mentre per tutti gli altri fa fede l’immaginaria linea che divide in due piazza Torre di Berta e insieme a lei tutta la città.

La selezione dei calciatori è affidata agli allenatori e ai dirigenti delle due squadre: Davide Mezzanotti e Simone Loddi per Porta Romana, Paolo Valori e Stefano Vannini per Porta Fiorentina. Qualche ora prima della sfida, le squadre si ritroveranno per una merenda propiziatoria, i giallorossi al Caffè delle Stanze e i viola al Bar Gerasmo, per poi avviarsi verso lo stadio.

“Oltre alla partita in sé, con questa manifestazione il nostro obiettivo è quello di riaccendere un sano senso di campanilismo a Sansepolcro”, spiega Gianmarco Piccini. “Oggi, purtroppo, nella nostra città questo sentimento è un po’ spento, mentre intorno a noi ci sono molti esempi di eventi che riescono ad alimentare questa rivalità positiva. Iniziative come questa sono la linfa che poi permette a piccole realtà come la nostra di creare associazioni ed eventi, rimanendo di conseguenza vive. La stracittadina, così come il palio dei rioni, sono esempi del fatto che anche a Sansepolcro si può ridare vita a questo campanilismo”.

Per permettere alla partita fra Porta Romana e Porta Fiorentina di radicarsi ulteriormente nell’immaginario collettivo biturgense, il prossimo passo è renderla un evento ufficialmente istituzionalizzato. “Avere una data prestabilita è molto importante”, afferma Piccini. “Presto ci sarà una delibera in consiglio comunale per fissare la stracittadina per ogni terzo sabato di giugno”.